ZONE FRANCHE MONTANE, APPELLO A CONTE
Dopo l’approvazione della legge-voto all’Ars, il comitato promotore per l’istituzione delle Zone franche montane chiama in causa il premier Conte «affinché possa avviarsi il miglior iter legislativo in Parlamento, tenendo conto delle norme speciali alle quali si deve attenere la Regione Siciliana». Lo fa con una lettera aperta nella quale chiede «un diretto interessamento» al premier e indica la strada per reperire le somme che serviranno «a offrire incentivi fiscali e previdenziali alle attività produttive operanti nei territori montani dell’Isola».
Nella lettera, firmata da quasi tutti i sindaci dei 132 Comuni montani siciliani, viene individuata nell’Iva all’importazione il cespite tributario da destinare alla Sicilia. Si tratta di 2,1 miliardi di euro che da Statuto speciale spetterebbero all’Isola e invece vengono trattenuti da Roma