Zona gialla “rafforzata” in Sicilia, questo l’orientamento a cui sta lavorando Razza

PALERMO. In una telefonata di stamattina, tra il ministro Speranza e l’assessore Razza, scorre l’orientamento a decretare la Sicilia zona “gialla rafforzata” per tre settimane. “Si sta decidendo la zonizzazione delle regioni- dice Razza-. Abbiamo un indice Rt minimo di 0.99, fra i più bassi d’Italia. Ma 0.99  è prossimo a 1 e quindi ritardare di una settimana alcune misure non serve se non a creare ulteriori danni ai cittadini”. La Regione si prepara dunque alla stretta.

Tecnicamente non una zona rossa per tre settimane, come aveva suggerito il comitato tecnico scientifico siciliano. Ma una zona gialla rinforzata, attraverso le misure restrittive che saranno assunte dal governatore. C’è stato un vertice in giunta durato fino a notte fonda.

Nella sostanza la Regione recepisce i rilievi dei tecnici, come ritardare il rientro in aula per i ragazzi delle superiori o la chiusura di alcune attività commerciali. Ma vuole condividere la decisione con il governo centrale e preferisce non ragionare in termini di “colori”: “Sarebbe riduttivo – spiega Razza – Attendiamo la classificazione del governo nazionale secondo lo schema dei 21 parametri, ma stamattina al telefono ho ribadito al ministro che c’è preoccupazione. Non tanto per la tenuta del sistema sanitario che ha un indice di occupazione basso dei posti letto, né per l’organizzazione della campagna vaccinale che ci vede secondi in Italia per numero di dosi somministrate. Siamo preoccupati per la crescita dei contagi”.

Oggi la giornata decisiva: “Abbiamo trasmesso al ministero il campanello d’allarme del nostro comitato tecnico-scientifico. Assumeremo dei provvedimenti di concerto con il governo nazionale – dice l’assessore – dobbiamo condividere azioni di contenimento accettate socialmente. Chiudere adesso alcune attività nei primi giorni dell’anno significa proteggere la campagna vaccinale e avviarci a una riapertura in sicurezza. Decisioni di eccessivo lassismo, come ha dimostrato la scelta delle zone alterne nel periodo natalizio, rischiano di non raggiungere i risultati sperati”.