Zappia: “Aumentano i contagi, diminuiscono le vaccinazioni. Così rischiamo restrizioni pesanti”
PROVINCIA DI AGRIGENTO. Di Filippo Cardinale
Se Atene piange, Sparta non ride. Tralasciando i riflessi post guerra del Peloponneso, il commissario straordinario dell’Asp di Agrigento apre il suo video messaggio settimanale allargano il quadro epidemiologico mettendo a confronto la Sicilia con il resto d’Italia.
Dal grafico appare fin troppo evidente il gap. In Sicilia la percentuale di occupazione dei posti letto in terapia intensiva è dell’11% rispetto al resto d’Italia che si attesta al 3%. Con l’11% la Sicilia ha già superato il confine del 10%, cifra che fa scattare la zona gialla.
La Sicilia ha anche, purtroppo, il triste primato delle occupazioni dei posti letto in ordinaria, cioè nelle altre aree mediche covid non di alta criticità, le cosiddette degenze ordinarie. Anche qui, la Sicilia fa il peggio con la percentuale di occupazione del 20% rispetto al 7% del resto d’Italia. Si ricorda che superando il 15% si entra nella colorazione diversa dal bianco.
Risultati, negativi, che sono la summa tra assembramenti, feste etc, e flusso notevole di turisti che hanno preso d’assalto la nostra Isola per trascorrervi le vacanze. Il risultato è che la Sicilia è saldamente al primo posto per contagi e contagi giornalieri. Lo è per numeri di attuali positivi e per casi ogni 100.000 abitanti.
E’ esplicito Zappia: “Se l’andamento attuale dovesse seguitare, la Sicilia è proiettata nella zona arancione”. Insomma, il dado è quasi tratto.
E per meglio rendere l’idea, Zappia illustra un grafico nel quale la Sicilia non è inserita. Manca poiché supera ogni parametro per essere proiettata nelle restrizioni di entità superiore, quella pesantemente penalizzante anche per l’economia.
Insomma, “il quadro attuale e il rischio della sua evoluzione non fa prevedere nulla di buono”, dice Zappia. Non ride di certo la provincia di Agrigento che vede crescere in modo vistoso la curva dei contagi. Al 25 agosto, gli attuali positivi sfiorano i 2.000, per la precisione 1.933
All’aumento dei contagi, nella nostra provincia corrisponde l’innalzarsi dei ricoveri: al 25 agosto sono 62 i soggetti ospedalizzati, di cui 4 in rianimazione. Andiamo nei dettagli.
Al Fratelli Parlapiano di Ribera, ospedale covid, la situazione è la seguente:
rianimazione: 5 posti letto occupati (50%) su 10 disponibili; medicina sub intensiva 5 posti letto occupati (50%) su 10 disponibili; medicina covid: 26 posti letto occupati /86,67%) su 30 disponibili.
Al San Giovanni di Dio di Agrigento:
medicina covid: 30 posti letto occupati (100%) su 30 disponibili.
Sul campo delle vaccinazioni, “siamo ad un numero di somministrazioni che si è ridotto. Dalle cinquemila giornaliere, siamo scesi a meno di duemila. Dispiace vedere che hab importanti come Sciacca e Agrigento inoculino, mediamente, rispettivamente 100 dosi giornaliere a fronte di una capacità di 1.000 e di 250 dosi a fronte di una capacità di 3.000