ZAMMUTO: “ACQUA PUBBLICA SOLO CON TUTTI I 43 COMUNI. NO AGLI INDIVIDUALISMI”

Franco Zammuto, protagonista di primo piano nelle battaglie per l’acqua pubblica, oggi interviene a nome Inter.Co.P.A c(Un comitato intercomunale per ripubblicizzazione dell’acqua) precisando che non può esistere un’ATI senza la coralità dei 43 Comuni. Solo la condivisione delle reti e delle risorse a beneficio di tutta la comunità agrigentina può rendere il servizio davvero pubblico e a costi bassi.

Zammuto è duro nei confronti dell’ex deputato Pd ed ex sindaco di Bivona, Giovanni Panepinto. “Si vanta- scrive Zammuto- di essere stato punto di riferimento per tutta la Sicilia nella battaglia per l’acqua pubblica contro la privatizzazione del servizio idrico, e orgogliosamente sostiene l’azione dei 16 non consegnatari delle reti idriche al gestore Girgenti Acque nonostante le intimazioni di consegna”. Zammuto sostiene che “si potrebbe rispondere che tale azione sarebbe stata più pregnante e di esempio se la loro azione avesse consentito ai 27 comuni non consegnatari di ottenere lo stesso risultato. Purtroppo così non è stato”.

Zammuto sostiene che “oggi non esiste la possibilità di uscire dall’ATI perché così è disposto dalle leggi”. Esiste una via d’uscita per Zammuto: “i comuni come Bivona che vogliono gestire l’acqua e le reti in proprio, e con esso solo pochissimi altri, non certamente i sedici “ribelli”, presentino l’istanza all’ATI e così, una volta esaminati gli atti e verificati i requisiti, potranno ottenere quanto è di loro spettanza senza ricorrere alla ribellione. Per tutti gli altri la via d’uscita è segnata. Stare tutti uniti e realizzare “l’azienda speciale consortile”.