Week end teatrale “Sold out” per la commedia brillante dialettale portata in scena da “Scialò”

Con “La bugia dello zio Nicola” il gruppo guidato da Tonino Genuardi ha confermato di essere una bella realtà nel panorama artistico cittadino

SCIACCA. E’ stata la compagnia teatrale amatoriale “Scialò” ad inaugurare le attività teatrali estive a Sciacca. E, vista la gran presenza di pubblico nelle serate di venerdi e sabato. La scelta di dare spazio ai tanti saccensi che si dedicano alla loro passione è azzeccata.

Con una rappresentazione brillante, il gruppo guidato da Tonino Genuardi ha dato vita ad una serata spensierata e confermato di essere una bella realtà nel panorama artistico cittadino.

“La bugia della zia Nicola” è una commedia in due atti già presentata nel 2017 e in questa occasione rivisitata con una storia nuova e ancora più divertente. Una commedia dialettale ambientata nella Sicilia degli anni Cinquanta, con un giovane agricoltore che attraverso un matrimonio combinato va in sposo ad una nobile del luogo ma non riesce a consumare il matrimonio, Una storica ricca di colpi di scena e con tanti equivoci e doppi sensi che hanno fatto divertire il pubblico presente. Il ritmo delle commedia è alto e senza pause e fa riscoprire al pubblico anche tante parole siciliane ormai dimenticate. I due atti scivolano via in modo leggero e il divertimento è assicurato.

Bravi tutti i componenti del cast: i protagonisti Francesca Cirafisi e Fabio Venezia, i genitori di lui Tonino Genuardi e Maria Luisa Santangelo, la domestica Daniela Venezia, la vicina di casa Vissia Di Leo, il “sensale” Carmelo La Greca, il bambinone Giuseppe Chiarello e infine, Marica Ribaudo, la sorpresa finale arrivata dall’America, la ballerina Michelle D’Amico.

Alla fine sono intervenuti sul palco il sindaco Fabio Termine e l’assessore Francesco Dimino, chiamati ad inaugurare la stagione artistica nell’atrio inferiore del palazzo municipale, un evento che ha portato nel centro storico chiuso al traffico tanta gente che ha cominciato a vivere l’area storica della città libera da auto e moto.