VOCAZIONE TURISTICA, UNA STRADA ANCORA LUNGA
Nel lungo week end di ferragosto, tanti visitatori ma anche tanti disservizi in città
E’ in certi momenti topici dell’anno che ti rendi conto che la vocazione turistica è solo utopia e che c’è ancora molto da cambiare, sia nella cultura del cittadino che in quella dell’amministratore.
Nel lungo week end di ferragosto, oltre alla cattiva abitudine dei bagnanti di lasciare rifiuti sulle spiagge, degli automobilisti di parcheggiare in modo selvaggio in centro e in prossimità delle spiagge, ci sono stati anche i disservizi della pubblica amministrazione, di quella parte del sistema che invita la cittadinanza ad amare di più la città ed a cambiarla, a cominciare dall’accoglienza.
Il giorno di ferragosto il bus navetta ha chiuso i battenti, ma gli utenti non ne erano a conoscenza. Nella zona di Gaie di Garaffe tantissima gente ad aspettare inutilmente. E nei gruppi di persone che attendevano, c’erano anche tanti visitatori. Nessuno aveva comunicato nulla, pare che la Aeternal aveva riferito in tempo all’amministrazione comunale, ma il sistema della comunicazione ai cittadini non ha funzionato.
Ed a proposito di funzionamento, il 16 agosto niente raccolta differenziata nel quartiere San Marco, e probabilmente anche in altre zone della città che usufruiscono di questo servizio, che fanno la differenziata, ma che pagano come tutti gli altri. Ed anche in questo caso… comunicazione zero e resti di umido di ferragosto rimasti nelle case.
Infine, la ciliegina sulla torta la sera del 17 agosto (ma c’è chi dice che era stato lo stesso nelle sere precedenti): i bagni pubblici di piazza Scandaliato chiusi con il lucchetto. In una pizza affollata di persone che assistevano alla manifestazione in corso o che passeggiavano, gli unici servizi igienici disponibili erano quelli dei locali pubblici, che come tutti sappiamo non sono il massimo della pulizia, nel senso che non tutti gli esercenti riescono a tenerli puliti per tutta la serata.
Non ci dilunghiamo in ulteriori commenti.