SCIACCA. «Abbiamo già pubblicato gli avvisi esplorativi per trovare partner privati che ci affianchino nel rilancio delle terme di Acireale e Sciacca. Le manifestazioni di interesse si chiuderanno il 30 maggio: un passaggio fondamentale per individuare investitori seri, capaci di valorizzare questi luoghi straordinari. Per realizzare ciò, abbiamo fatto la nostra parte destinando 90 milioni di euro attraverso il Fondo per lo sviluppo e la coesione, che grazie agli investimenti privati arriveranno a oltre 180 milioni». Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, interviene così sulle terme di Sciacca e Acireale. Nessuna novità rispetto a quanto era già noto, alle notizie diffuse durante la Bit di Milano e in diverse altre interviste. Schifani evidentemente ha voluto rimarcare l’impegno del suo governo su un settore che da anni vede la Sicilia quasi sbeffeggiata per tenere ancora chiuse le due strutture pubbliche, fallite dopo gestioni poco efficienti. E Schifani ha voluto forse sottolineare ancora di più che lui sta facendo ciò che i suoi predecessori non sono riusciti a fare, parlando sempre degli “errori del passato”. «Abbiamo superato tanti ostacoli burocratici – aggiunge il Presidente della Regione – che per anni hanno bloccato ogni tentativo di rilancio. Il riordino normativo, la liquidazione degli enti, la creazione di un percorso chiaro per gli investitori: tutto questo è stato fatto per evitare di ripetere gli errori del passato».
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