VICENDA PLESSO “SAN FRANCESCO”, MARIA ANTONIETTA TESTONE REPLICA E PRECISA: “NESSUN BISOGNO DI NULLA OSTA DI DIRIGENTI”
Plesso “San Francesco”, oggi interviene l’assessore Maria Antonietta Testone che replica alla querelle sorta giuorni fa.
“Ho appreso con non poca sorpresa le polemiche che in questi giorni sono state portate avanti sul non immediato, trasferimento del plesso San Francesco. Alcune precisazioni ritengo siano doverose, per distendere il clima di aggressione mediatica che in questi giorni si è perpetrato nei confronti di questa Amministrazione, che ha ereditato e non certo causato questa annosa vicenda ma soprattutto per chiarire taluni aspetti di fondamentale importanza”.
Maria Antinietta Testone aggiunge che “l’incontro avuto presso il Comune con i rappresentanti dei genitori, dei professori e con i tecnici degli uffici, era stato preceduto da un colloquio avuto con la dirigente Maffei, la quale essendo in aspettativa è stata incontrata fuori dal contesto scolastico per mera “cortesia istituzionale”. Il non riconoscimento della dirigente dell’avvenuto incontro desta in me molte perplessità e non comprendo la ragionevolezza di tale atteggiamento”.
“L’Amministrazione ha diritto e facoltà di disporre degli edifici scolastici senza bisogno di nulla osta ed autorizzazioni da parte dei dirigenti”, precisa Maria Antonietta Testone che puntualizza che la dirigente le aveva “prospettato l’allocazione delle seconde classi al primo piano dell’edificio del Viale della Vittoria per consentire il trasferimento delle 10 classi del San Francesco al piano terra”.
“E’ pur vero che in questi ultimi giorni sono stata contattata da alcuni genitori i cui figli frequentano il plesso Sant’Agostino ed i quali manifestano contrarietà a tale eventuale ed ulteriore soluzione, nella considerazione secondo la quale un maggior numero di scolari frequentanti la scuola determinerebbe un incremento alla già difficile situazione viaria di quella zona”.
“E’ doveroso- continua Testone- non perdere di vista i soggetti principali di questa sterile sceneggiata che non sono né i dirigenti né gli insegnanti, e per certi aspetti neanche i genitori, ma i bambini che hanno diritto di usufruire di spazi educativi più adeguati e rispondenti alle loro esigenze laddove disponibili. Comprendo che consentire l’utilizzo degli attuali spazi disponibili può comportare disagio per alcuni a fronte di un vantaggio per altri ma se questi altri sono bambini io ritengo che sia una precisa responsabilità di noi amministratori tutelarli e difenderli”.
“A chi si trincera dietro finte argomentazioni o suggerisce soluzioni che assumono la connotazione di mere provocazioni, suggerisco di proporre percorsi che non compromettano la stabilità di situazioni scolastiche già consolidate”, continua Testone.
“L’auspicio è che questo percorso di dialogo possa continuare, considerata la difficoltà manifestata dai frati per il perdurare di questa situazione, nella consapevolezza, già più volte ribadita, che qualora si addivenisse ad una scelta condivisa, non potrà essere questa amministrazione a metterla in atto, poiché un cambiamento durante questo anno in corso determinerebbe disagio agli scolari, alle famiglie e al corpo docente”.