VIAGGIO ARCHELOGICO COME UNA TRAGEDIA GRECA. TOTO’ ALLEGRO SCRIVE ALLA SOPRINTENDENTE

“Doveva essere una normale visita nei siti archeologici della provincia di Agrigento, invece si è trasformata in una tragedia greca”. Sono le parole del diversamente abile Totò Allegro, saccense, che ha visitato il sito archeologico di Eraclea Minoa. Allegro ha inviato una lettera alla Soprintendenza ai Beni Culturali e al direttore del museo arcehologico di Agrigento. 

Lo scorso 12 giugno, insieme ad alcuni amici romani, di cui una signora che vive da parecchi anni su una sedia a rotelle, Totò Allegro si è recato a Eraclea Minoa per visitare il sito archeologico e il museo. Le difficoltà  nascono quando “dobbiamo entrare per visitare il museo-rscrive- e abbiamo avuto non poche difficoltà in quanto non è attrezzato di una pedana per rendere fruibile il passaggio dei disabili”.

“Nonostante le difficoltà, abbiamo trovato il personale in servizio addetto al sito molto disponibile in quanto ci hanno aiutato prendendoci con forza e sollevandoci con le sedie a rotelle per potere accedere al museo e lo stesso per l’uscita”.

Il viaggio di Allegro e amici continua per Porto Empedocle, per visitare la casa di Pirandello. “Abbiamo la sorpresa di trovare tutto chiuso. Un cartello però indica che la chiusura del sito è tutti i lunedì, pensavamo che avessimo sbagliato giorno, contiamo i giorni della settimana, consultiamo un calendario e ci accertiamo che non c’eravamo sbagliati, era domenica 12 giugno. Non voglio raccontare i diversi commenti di tanta gente straniera e italiani che erano presenti sul posto per visitare anche loro la casa di Pirandello”.

Ultima tappa è il museo archeologico di Agrigento, “il signore addetto alla biglietteria ci fa presente che c’è un problema, ci riferisce che le pedane elettriche o servoscale o meglio le pedane amiche non funzionano. Dico le pedane perché sono quattro e nessuna è funzionante”.

“Conoscendo bene il Museo, perché spesso lo visita con amici che vengono a trovarlo da altre città d’Italia, rispondo al signore della biglietteria che veramente le pedane elettriche è da diversi anni che non funzionano o che addirittura da quanto sono state installate non hanno mai funzionato. Molti anni addietro, lo scrivente aveva suggerito, che essendoci uno spazio immenso all’interno del museo, di sostituire la pedane elettriche con quelle in legno che sicuramente sono sempre funzionanti. Entriamo ed ecco le difficoltà documentate dalle fotografie. E’ possibile che un Museo archeologico internazionale nel terzo millennio non deve essere accessibile ai disabili? E possibile che i cittadini disabili devono essere sempre penalizzati?”

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