VIADOTTO CANSALAMONE: PER LE VERIFICHE INTERVIENE L’UNIVERSITA’ LA SAPIENZA DI ROMA
La riapertura del viadotto Cansalamone passa anche attraverso l’intervento dell’Università La Sapienza di Roma. Sarà il Dipartimento di Geotecnica a fornire l’alta specializzazione con l’ausilio di attrezzature all’avanguardia per effettuare la fase di verifica strutturale. Una collaborazione che potrebbe evitare il prolungarsi di tempi burocratici. L’assessore ai Lavori Pubblici, architetto Giuseppe Neri, sta valutando la procedura per concretizzare la sinergia.
SENSO UNICO ALTERNATO, TRANSITO VIETATO AI MEZZI PESANTI E COLLOCAZIONE DI TELECAMERE. Resa fattibile tale opportunità, gli esiti della verifica potranno dare l’atteso via all’apertura del traffico a senso unico alternato. In tal caso, sarà interdetto il transito ai mezzi pesanti superiori a 35 quintali per asse. L’assessore Neri fa sapere che l’interdizione sarà sotto controllo anche con la collocazione di due telecamere. Insomma, nessuna possibilità di fare i “furbetti”, anche perché si metterebbe a repentaglio la sicurezza di chi percorrerà il viadotto.
VERIFICHE DI CARICO. In attesa della riapertura del viadotto a senso unico alternato, le verifiche geognostiche rappresenteranno l’attuale stato strutturale del viadotto. Indagini di carico sulla struttura per constatare la reazione alle sollecitazioni particolarmente gravose alla deformazione ed al successivo ritorno alla stasi. Questo il linguaggio tecnico. Nella sostanza, significa avere conoscenza che a seguito delle sollecitazioni di carico non si riscontrino rotture. Una verifica alla reazione dei pulvini, dei tregoli e degli impalcati. Risultando positive le sollecitazioni di carico, si procederà alla riapertura.
LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE E MESSA IN SICUREZZA. Il progetto preliminare, redatto dal Genio Civile di Agrigento, attraverso una conferenza di servizi già svoltasi alla quale hanno partecipato l’assessore Neri, il dirigente Bono, il Rup Giarratano e i rappresentanti del Genio Civile, è stato consegnato alla struttura commissariale, ovvero al Commissario Straordinario presso il Dipartimento della Protezione Civile regionale che procederà a rendere esecutivo il progetto. Si procederà, in house, all’individuazione della ditta contraente per l’affidamento dei lavori. In sostanza, si procede attraverso un percorso,previsto dalla legge, per evitare lungaggini dal punto di vista tecnico e burocratico, e gli immancabili ricorsi ai tribunali amministrativi. L’importo stanziato è di € 2.930.000 e fa parte del cosiddetto Patto per il Sud.
In tale quadro economico saranno utilizzate le somme a disposizione per le indagini geognostiche.
INIZIO DEI LAVORI DEFINITIVI DI RISTRUTTURAZIONE. Nel capitolato speciale d’appalto sarà specificato che i lavori dovranno svolgersi ininterrottamente nelle 24 ore, con 3 turni di lavoro di 8 ore. Questo consentirebbe di completare i lavori entro 18 mesi.
LA CIRCONVALLAZIONE POTRA’ ESSERE PERCORSA GRAZIE ALL’UTILIZZO DI DUE TRAZZERE. Con l’inizio dei lavori, che dureranno 18 mesi, la circonvallazione potrà essere transitata. Si utilizzeranno, per un breve tratto, due trazzere che consentiranno di immettersi e uscire in prossimità del viadotto. Con tale soluzione, dunque, dovrebbero affievolirsi i disagi per la popolazione.
VASCA DI CALMA. La Protezione Civile regionale ha posto una condizione: la realizzazione di una grande vasca di calma. L’importo di 500 mila euro sarà stralciato dal quello generale di messa in sicurezza del torrente Cansalamone. La vasca di calma consentirà l’accumulo di acqua piovana in caso di nubifragi. La grande quantità di acqua sarà accumulata nella grande vasca per far perdere la sua potenza, preservando, in tal modo, la sicurezza dei piloni del viadotto. Il progetto della vasca di calma sarà redatto dal Comune e consegnata alla struttura commissariale.
Filippo Cardinale