Viadotto Cansalamone, a breve il progetto all’esame della conferenza di servizi. Tempi non brevi per la ripaterura
SCIACCA- Nessuna riapertura del viadotto Cansalamone, neanche col traffico regolato dal semaforo. E i tempi si allungano anche perché il progetto deve passare al vaglio delle approvazioni con una conferenza dei servizi. Conferenza, che è stata convocata a Palermo il 5 di aprile da Maurizio Croce, commissario per il contrasto del dissesto idrogeologico.
Non sono prevedibili i tempi di fruizione del viadotto, chiuso da otto anni. Deve essere approvato il progetto esecutivo, poi si dovrà emettere il bando per l’affidamento dei lavori, espletarlo, assegnare l’appalto, eseguire i lavori. Con la speranza che non vi siano ricorsi da parte delle ditte.
Con il Patto del Sud, era presidente del Consiglio Matteo Renzi, si stanziarono circa 3 milioni di euro. Ma il tempo è trascorso, i costi sono aumentati a causa dell’emergenza sanitaria e dell’attuale guerra in Ucraina. Certamente vanno adeguati.
L’ingegnere Antonio Pio D’Arrigo, a capo dello staff di tecnici non ha lasciato intendere una riapertura al transito del viadotto regolato dal semaforo.
L’intervento consiste nel consolidamento delle fondazioni, nel rifacimento della piastra di appoggio, dei giunti e della pavimentazione stradale, sistemazioni idrauliche, la ripulitura dei cementi armati ammalorati con il ripristino della nuova armatura, la sostituzione delle travi che evidenziano cedimenti.