Via Lido cone Venezia, acqua H24. Mancano solo le gondole (fotogallery)
SCIACCA- La via Lido è tormentata da disagi, chiusure, perdite idriche, buche, smottamenti, perdite fognarie, frane. Ma c’è anche un tratto, dal numero civico 126 al 134, dove l’acqua non manca mai sulla strada, mista a fango. Una presenza che non è dovuta alla pioggia e che è costante per 24 ore filate. Ogni giorno.
La via Lido è l’arteria che collega le zone residenziali e balneari della Foggia, San Marco e Maragani alla città. Arteria divenuta essenziale dopo la chiusura, da diversi anni, del viadotto Cansalamone. Nonostante ciò, la via Lido vive disagi di ogni tipo con la disattenzione non solo del Comune ma anche della società pubblica del servizio idrico Aica. Eppure, l’Aica dovrebbe avere una attenzione particolare per la città di Sciacca in relazione del fatto che il sindaco Francesca Valenti è anche presidente dell’Ati Ag, l’Assemblea territoriale che sovrasta il gestore pubblico idrico, lo controlla, verifica se è inadempiente rispetto al contratto di affidamento del servizio integrato idrico e fognario.
Sono noti tutti i disagi della via Lido, dall’inizio fino all’incrocio con via dei Tonnaroti, all’altezza della zona Tonnara. Eppure, tutto si tralascia e scorre tra promesse, annunciazioni, dichiarazioni, e altro ancora che esce dalla bocca degli amministratori locali.
Il tratto di via Lido che va dal numero civico 126 al 134, 100 metri circa, è quello riportato nelle foto. Da tempo è invasa da costante acqua che proviene dal costone. Il mitico costone tra la via Allende e la via Lido ormai noto a tutti. La presenza di acqua è costante nelle 24 ore, senza interruzione. Non c’è “ombra” di interessamento sia da parte del Comune che dell’Aica. Non c’è anche una diffida del Comune all’Aica per accertare se l’inconveniente è imputabile all’Aica. Non c’è “ombra” di interessamento se è competenza del Comune a verificare quanto accade.
Ormai in città domina l’assuefazione da parte dei cittadini, il silenzio da parte dell’amministrazione comunale. Ogni giorno la nostra Sciacca scivola sempre in più in basso nel degrado. E’ una città divenuta invivibile, è una città dove la qualità della vita è talmente bassa che ha fatto perdere lo spirito dell’indignazione dei cittadini.
Filippo Cardinale