VIA AMENDOLA, TRAFFICO CAOTICO: “SIAMO ALL’ANNO ZERO”. AMBROGIO E DI PAOLA SOLLECITANO CARACAPPA
La via Amendola, e il conseguente traffico caotico, torna alla ribalta con un intervento dei consiglieri comunali Ambrogio e Di Paola. “Gravissimi disagi tormentano residenti ed utenti della contrada Perriera e zone circostanti a causa della condizione di totale anarchia in cui viene lasciata la rotonda di Via Giovanni Amendola, con specifico riferimento alle ore di massima concentrazione di traffico veicolare, durante le quali entrare ed uscire dal quartiere diventa un’autentica “mission impossible”!
Ambrogio e Di Paola specificano che tale situazione “non è affatto, come qualcuno furbescamente vorrebbe far credere, la conseguenza della riapertura al doppio senso di circolazione della stessa Via Amendola, che come si ricorderà nel periodo di vigenza dell’ordinanza di senso unico di marcia, aveva registrato altrettanti disagi alla circolazione, tanto da far sollevare la reazione di una parte enorme di residenti e commercianti della zona, con annessa raccolta di firme”.
Per i due consiglieri comunali, i disagi “sono il frutto dell’assenza di misure di controllo della zona in oggetto, specie nelle prime ore della mattinata ed all’uscita dalle scuole e dagli uffici della zona”.
Ambrogio e Di Paola si rivolgono all’assessore Silvio Caracappa che aveva preannunciato una serie di iniziative finalizzate a regolare il traffico, mitigando tali disagi.
Iniziative che rientravano tra un maggiore controllo della Polizia Municipale ( compatibilmente con le deficitarie condizioni di organico del corpo, più volte denunciate dalle rappresentanze sindacali di categoria ) all’apposizione di un impianto semaforico che, “se installato- dicono i due consiglieri comunali- risolverebbe definitivamente i problemi sopra rimarcati”.
“I cittadini- aggiungono- non possono continuare a pagare il conto di tali ritardi sine die”. Ambrogio e Di Paola invitano l’Amministrazione ad avbviare una “seria discussione” e chiedono la convocazione di una riunione, alla presenza delle parti interessate e degli uffici competenti, laddove sviscerare le possibili difficoltà presenti e concertare allo stesso tempo delle misure in grado di risolvere o quanto meno mitigare una simile situazione di oggettivo disagio”.