VERDURA: I BLOCCHI E L’ULTIMA PIENA

L’ultima piena del fiume Verdura, in ordine cronologico, ha rispazzato via tutto. Sembra, ormai, il gioco di spiaggia, quando un bimbo costruisce il castello di sabbia e arriva una piccola onda che spazza tutto.

Il fiume sembra divertirsi a buttare giù cio’ che cerca di edificare l’Anas nel tentativo di deviare l’alveo del fiume. Lavoro necessario per consentire l’inizio dei lavori per la realizzazione della soluzione con i tubi ARMCO.

Rimane ancora da ribforzare il pilone centrale in cemento armato, il cui basamento in preda all’erosione delle acque. Il basamento della spalla lato Sciacca è stata leggermente protetto con gettate di cemento e vario materiale.

Sono tre le esondazioni che hanno spazzato tutto, rendendo vani i tentativi dell’Anas, am anche costosi, considerato che si sono ripetuti per tre volte.

Il fiume, alla fine, ha vinto dimostrando che con lui non si gioca, specie d’inverno. Certo, non è il Rio delle Amazzoni, sia per portata che per lunghezza, ma è forse più insidioso nel periodo invernale.

Sarebbe bastatao chiedere notizie agli agricoltori, la cui terra lambisce il fiume.

Le foto, di proprietà del Corriere di Sciacca, si riferiscono alla piena del 25-26 marzo scorso.

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