VENTI ANNI DOPO. LA RIMPATRIATA DEI RETINI DEL ’93

La presenza a Sciacca per la campagna elettorale di Ignazio Messina (oggi è segretario nazionale di Italia dei Valori e candidato alle elezioni europee) è stata anche motivo di una rimpatriata per una parte di quanti nel 1993 condivisero il percorso politico dell’allora trentenne avvocato palermitano di origini saccensi mandato a Sciacca da Leoluca Orlando per “cancellare” i vari Lillo Mannino e Michelangelo Russo, protagonisti di quella Prima Repubblica che stava cadendo politicamente in disgrazia. 

Messina riuscì in quell’impresa con la Rete, cominciando un’avventura politica che lo ha poi portato ad essere spina al fianco della sinistra e per qualche anno anche alleato dei berlusconiani, per poi chiudere l’esperienza locale due anni fa con l’inusuale e fallimentare candidatura di Pippo Turco.

La sua presenza a Sciacca è stata anche occasione di una rimpatriata con parte della sua giunta dell’epoca e con lcuni amici di quel periodo. Non tutti, ovviamente, visto che una parte di quella “banda” che riuscì a mettere in ginocchio la vecchia politica, ha poi rotto in modo brusco con l’ex sindaco. 

Ecco una foto che documenta i messiniani venti anni dopo. Nella foto Peppino Di Giovanna (all’epoca tecnico comunale), Alberto Termine (che fu assessore), Ignazio Tancredi (assessore), Luigi Sclafani (simpatizzante), Alfredo Pineli (assessore), Ignazio Messina (sindaco), Alfonso Cutruneo (assessore), Mimmo Butera (consigliere, anche se per pochi giorni).

 

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