VENDUTO IL COMPLESSO ALBERGHIERO “TORRE MACAUDA”

Stamattina l’apertura delle offerte. L’aggiudicataria è la “Libertà Immobiliare” S.r.l. di Palermo

Dopo 4 anni di intenso e complesso lavoro svolto dai giudici delle Esecuzioni del Tribunale di Sciacca e dal delegato alla vendita, dottore Calogero Cracò, si chiude la vicenda relativa al fallimento del complesso ricettivo Torre Macauda.

L’offerta, al quinto tentativo di vendita, è arrivata dalla Libertà Immobiliare S.r.l. di Palermo, il cui amministratore unico è il commercialista Maurizio Lupo, di Ribera. La società è stata assistita dall’avvocato Sergio Indelicato. 

Ma veniamo al dunque. I lotti in vendita erano quattro. La società ha presentato le offerte per i primi tre lotti, il complesso alberghiero, i terreni e il Vecchio Casale. 

Il complesso alberghiero è stato acquistato per 7.250.000 euro, il Vecchio Casale per 315.000 euro e i terreni per 388.000 euro.  La società palermitana non ha presentato offerta per il centro servizi, un fabbricato a servizio degli ospiti dotato di ampi locali e magazzini. Dunque, complessivamente la società deve versare 7.953.000 euro. Al di là della cauzione versata stamane di 800 mila euro, la Libertà Immobiliare salderà il conto primi dei 90 giorni previsti dal bando. 

C’è tutto l’interesse a fare presto da parte dell’aggiudicataria. Presto per iniziare i lavori di manutenzione,presto per aprire i battenti. Con molta probabilità, la Libertà Immobiliare Srl si avvarrà della profesionalità di importanti imprenditori del settore turistico-ricettivo. 

La ripertura di Torre Macauda significa ridare occupazione, rilanciare il territorio, soddisfare i creditori del fallimento, ma soprattutto riportare a Sciacca almeno 70 mila presenze annuali. Mancaza del flusso che in questi anni si è sentita particolarmente. 

Ma una verità significativa bisogna dirla in tutta franchezza. La procedura esecutiva ha vissuto tutte le complessità che il diritto può porre. Incluso il fallimento della società. Un lavoro di enorme portata che si è concluso positivamente (e tutto sommato con tempi ragionevolmente brevi) grazie al lavoro svolto dai giudici delle esecuzioni del Tribunale di Sciacca e dal delegato alla vendita, il commercialista saccense Calogero Cracò. Tre giudici si sono alternati alla procedura esecutiva. La svolta avviene con Maria Cristina Sala. Il giudice, in silenzio e lavorando anche la notte, ha dipanato una matassa incredibilmente aggrovigliata. Poi è stata la volta del giudice Filippo Lo Presti e, infine, di Filippo Marasà. 

“Oggi è una giornata storica- ha dichiarato il delegato alla vendita Calogero Cracò-. Un risultato che è stato è possibile in questi anni grazie ai giudici delle esecuzioni che hanno lavorato incessantemente in tempi brevi al soddisfacimento dei creditori”. 

Da oggi, Sciacca ha un futuro sgombero da nubi minacciose. La riapertura di Torre Macauda, che potrebbe avvenire con la prossima stagione, segna una boccata di ottimismo che inevitabilmente ha riverberi positivi sul tessuto socio-economico di Sciacca e del Territorio. 

(Nella seconda foto- di proprietà del Corriere di Sciacca- da sinistra, l’avvocato Sergio Indelicato e l’amministratore della Libertà Immobiliare, Maurizio Lupo) 

 

 

 

 

 

 

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