VENDITA TRATTE EX FERROVIA, MONTA IL NO NELL’OPINIONE PUBBLICA
L’Associazione L’AltraSciacca e l’Associazione Sicilia in Treno accolgono con interesse le positive reazioni che ha avuto nell’opinione pubblica, negli amministratori e nei politici locali, la vicenda relativa alla vendita dei lotti dell’ex tratta ferrata in alcuni tra San Marco e Sovareto.
Una situazione allarmante che avevano segnalato sia L’Associazione Sicilia in Treno che l’AltraSciacca. Il Sindaco di Sciacca ha inviato ieri al responsabile territoriale di Ferservizi una nota in cui esprime il dissenso della Amministrazione comunale rispetto ad una vendita che potrebbe incidere negativamente sul valore storico, culturale, paesaggistico e turistico che si riconosce alla linea ferrata dismessa. Il Sindaco Fabrizio Di Paola ha chiesto pertanto la sospensione della procedura di vendita.
Anche il deputato regionale Matteo Mangiacavallo, di Sciacca, capogruppo all’ARS del M5S, si è rivolto all’Assessorato Regionale delle Infrastrutture, chiedendo di intervenire per “bloccare i bandi di vendita ai privati di tutti i lotti della ex ferrovia ricadenti nel comune di Sciacca e di eventuali altri tratti in Sicilia ricadenti nella programmazione del Piano di mobilità non motorizzata in Sicilia”.
L’Associazione Sicilia in Treno e L’Associazione l’AltraSciacca ritengono che vi siano le condizioni per avviare una concreta fase conoscitiva, di analisi e quindi progettuale, volta a ridefinire in maniera organica gli interventi da attuare, allargando l’orizzonte oltre il territorio del Comune di Sciacca e tenendo ben presenti anche gli sviluppi che sono in itinere, a livello normativo nazionale.
“Il riuso a scopo turistico delle linee ferroviarie dismesse è attualmente oggetto di alcune iniziative legislative e regolamentari che daranno a questo nuovo- scrive l’AltraSciacca- ma potenzialmente molto importante, settore modo di svilupparsi in modo organico. La recente pubblicazione dell’Atlante delle ferrovie dismesse, da parte di Rete Ferroviaria Italiana s.p.a. – Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, apre una importante nuovo panorama, per quanto riguarda il recupero, riuso e valorizzazione delle linee dismesse”.
La novità, nel panorama che comprende sempre le Greenways e le piste ciclabili, riguarda anche, in alcuni casi, il riuso della sede ferroviaria con il suo binario. Infatti, Fondazione FS Italiane ha manifestato interesse per il ritorno dell’esercizio ferroviario nei 22 chilometri della linea che da Castelvetrano raggiunge la stazione di Porto Palo di Menfi passando da Selinunte e dalla Riserva Naturale Orientata della Foce del Belìce e Dune Limitrofe.
Inoltre, sottolinea l’AltraSciacca, è interessante sottolineare che sono pure in corso di definizione, presso uno specifico tavolo tecnico istituito dal Ministero delle Infrastrutture, le norme per l’utilizzo del ferrociclo su ferrovie dismesse come è proprio la linea oggetto del nostro interesse.
L’AltraSciacca ricorda che ferrociclo è un particolare mezzo ferroviario a pedali che consente, in sicurezza, di percorrere strade ferrate anche dismesse al traffico ferroviario ma ancora armate con binario, con modalità davvero accattivanti; sono già numerose le esperienze di successo con questo tipo di mezzo destinato alla mobilità dolce, alternativo e/o complementare alla bici, diffuse in varie parti d’Europa.
L’Associazione Sicilia in Treno e L’Associazione l’AltraSciacca auspicano che al più presto si possa organizzare un incontro tra i soggetti interessati per effettuare un aggiornamento della visione complessiva del lavoro da riprendere e sviluppare allo scopo di valorizzare adeguatamente la linea dismessa Castelvetrano – Porto Empedocle, offrendo il proprio contributo di conoscenze e di idee.