VECCHIO OSPEDALE: PER L’ASP SI DEVE VENDERE

Il direttore generale Ficarra vuole reinvestire il ricavato per i lavori al Giovanni Paolo II. “Mi chiedo – ha detto Ficarra – perchè fino ad oggi nessuno ci ha pensato”

Dal quotidiano La Sicilia di oggi:

L’alienazione del vecchio ospedale e il reinvestimento delle somme ottenute nella struttura attualmente in funzione: è la richiesta che il direttore generale dell’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento, Salvatore Lucio Ficarra, ha formulato all’assessorato regionale alla salute, in alternativa alla richiesta di un finanziamento di 3 milioni di euro per finanziare un progetto di ristrutturazione del nuovo nosocomio.

L’iniziativa del manager dell’Asp riaccende l’attenzione sull’immobile in disuso di via Figuli, attualmente in stato di degrado e abbandono, un patrimonio che la Regione ha dimenticato tredici anni, quando i reparti vennero trasferiti nel nuovo nosocomio di contrada Seniazza. “Mi chiedo – dice oggi Ficarra – perché prima nessuno abbia richiesto la vendita di un edificio che oggi non ha nessun utilizzo e che fa parte delle proprietà dell’assessorato regionale alla sanità”.

L’ufficio tecnico dell’Asp di Agrigento ha redatto un progetto di ristrutturazione di gran parte dell’attuale ospedale, il cui costo risulta pari a circa 3 milioni di euro, che tra le altre cose prevede anche la creazione della camera calda del Pronto Soccorso. Anche in questo caso il manager si pone delle domande: “Mi sono chiesto come mai a Sciacca ci sono questi problemi – dice – nonostante la struttura sia di recente costruzione, e come mai nessuno ha sollevato il problema”. Probabilmente i problemi strutturati dell’attuale ospedale, in funzione dal 2002, sono legati al fatto che l’immobile è stato progettato negli anni Settanta e completato a stralci, l’ultimo dei quali risale alla fine degli anni Novanta.

In ordine al degrado della vecchia struttura di via Figuli, che nei primi di abbandono era diventato ricettacolo di rifiuti e di vandali (poi furono murate porte e finestre), sono state vane fino ad oggi le richieste formulate alla Regione dalle autorità locali. Subito dopo la chiusura, fioccarono le proposte di riutilizzo dell’immobile: chi voleva farne un polo scolastico, chi avrebbe voluto la demolizione e la realizzazione di un parcheggio multipiano, chi pensava di farne un albergo quando le vicine Terme vivevano un periodo felice. Poi tutto finì nel dimenticatoio, nonostante il vecchio ospedale si trovi in pieno centro storico e offre un’immagine negativa a chi arriva in città dagli ingressi della zona est.

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