VALENTI: “SOCIETA’ CONSORTILE O PER AZIONI? LA SCELTA VA PONDERATA OCULATAMENTE”
Nel corso della seduta del Consiglio comunale aperto sul tema della forma di gestione che deve assumere il nuovo servizio idrico in provincia di Agrigento, alle domande poste anche da parte delle associazioni, il sindaco Francesca Valenti è stato chiaro: “Non c’è dubbio che la gestione del servizio debba essere esclusivamente di carattere pubblico”.
Tra le due forme sotto esame, che formano le due bozze, il sindaco Francesca Valenti ha precisato che la scelta della società consortile speciale “merita un particolare approfondimento per i limiti che può rappresentare una soluzione che vede attore primario l’aspetto burocratico tipico degli enti pubblici”. Insomma, il sindaco Francesca Valenti, per un servizio idrico efficace ed efficiente teme i freni tipici di una struttura altamente burocratica. Una burocrazia che, come dimostrato dalla farraginosità degli enti locali, è capace di rallentare i tempi di azione, se non,addirittura, di erigere ostacoli.
Per quanto riguarda i Comuni “ribelli”, Francesca Valenti ha comunicato che l’esame delle istanze presentate dai Comuni che intendono avvalersi dell’articolo 147 è terminato. Ne sono prevenute all’ATI meno del previsto. Francesca Valenti ha pure detto che “il metro adottato dall’ATI di Agrigento intende essere in linea con quello delle altre ATI”.
Ha anche detto che quei Comuni che potranno gestire in house il servizio idrico dovranno “tenere presente il sistema complesso del calcolo della tariffa e l’incidenza dei costi di manutenzione e gestione del servizio in house”. Infine, ha ricordato “l’unicità” del servizio idrico in quanto “la legge non permette la creazione di sub Ato”.
Filippo Cardinale