VALENTI: “ABBIAMO UN PROBLEMA NUMERICO SOLO IN PRIMA CONVOCAZIONE”

Le richieste di dimissioni che provengono dalle opposizioni non scandalizzano né preoccupano il sindaco Francesca Valenti. “Non è la prima volta, poco importa”. Per quanto riguarda la seduta consiliare di ieri sera, il sindaco dice che “la maggioranza non è andata in aula”, fatto che “va spiegato alla città”.

“Noi- dice il sindaco- veniamo da una terribile esperienza, quella del 30 novembre scorso. Non ho rilasciato dichiarazioni dopo quella data, ma il 30 novembre è successa una cosa gravissima per la città”.

Il sindaco spiega che “la delibera di ripiano con le variazioni di bilancio è una delibera fondamentale, non per questa amministrazione ma per la città. Avrebbe consentito di distribuire qualcosa per i non abbienti, avrebbe consentito l’attivazione della mensa scolastica, avrebbe consentito la videosorveglianza, gli interventi sulle strade urbane e rurali, avrebbe consentito di mettere mano ai parchi, avrebbe dato una prospettiva immediata e diversa alla città”.

Il sindaco continua nella sua spiegazione: “Giorno 30 novembre il Consiglio è andato male perché fino all’una e mezza di notte tutto il Consiglio non sapeva se la Commissione Bilancio intendesse riunirsi e pronunciarsi. All’una e mezza due consiglieri della Commissione Bilancio hanno deciso di andarsene. Tutto questo ha determinato delle conseguenze per la città, ha dato un’idea di irresponsabilità, per quello che mi riguarda”.

Francesca Valenti fa un’ammissione: “Noi abbiamo oggettive difficoltà a mantenere il numero legale, questa è una cosa evidente. Abbiamo un problema costante in prima seduta dove non riusciamo quasi mai a tenere il numero legale”.

Per quanto riguarda la seduta del 30 novembre, il sindaco rimarca che “non c’è stato un problema di numeri della maggioranza” e scarica la colpa a “due consiglieri della Commissione Bilancio hanno ritenuto di non dover riunire la Commissione”.

Sulla questione del parere, poi si scopre che quella sera la delibera poteva essere esitata anche senza parere in quanto di fronte ad una scadenza di legge e di fronte a punti importanti per la città. Senza dimenticare che impera sempre il brutto vizio di arrivare a esitare punti importante all’ultimo minuto. Brutto vizio che si è verificato anche in passato.

“E’ vero, i provvedimenti sono arrivati in Consiglio tardissima. Il mea culpa ci sta”, dice il sindaco precisando che “seppure era l’ultimo giorno utile, era un giorno utile, non era un giorno che era passato”.

Altra ammissione del sindaco: “Quello che è successo ieri sera è una cosa non prevista, ma non legato ad un problema politico perché se è vero che abbiamo difficoltà in prima seduta, in seconda i numeri ci sono. Ieri eravamo in 10 per delle situazioni oggettive, di impossibilità di essere presenti di alcuni consiglieri”.

Filippo Cardinale