Vaccino per “vulnerabili”: quando prenotarsi sul web diventa un’impresa
SCIACCA. Risulta nell’elenco delle persone che possono usufruire di un percorso privilegiato nella somministrazione del vaccino anticovid, ma non riesce ad ottenerlo.
Raffaele Cassese, sambucese, e due suoi colleghi sono classificati come “soggetti affetta da obesità” e quindi considerati vulnerabili a partire del 16 marzo. I tre si sono attivati consultando il portale istituzionale della Regione. Scoprono che dal sito non si può fare e che si deve scaricare invece un modulo prenotazione e inviarlo all’Asp competente. Prima inviano mail a due indirizzi diversi dell’Asp, una delle quali è [email protected]. Il giorno dopo la risposta che la richiesta era stata inoltrata al centro vaccinale di riferimento. Dopo qualche giorno uno dei tre viene vaccinato all’ospedale di Ribera. Gli altri due vengono invitati ad inoltrare di nuovo richiesta all’indirizzo mail [email protected], ma non ottengono risposta.
Ci riprovano il 26 marzo aggiungendo una nuova mail a [email protected]. “Abbiamo provato anche a chiamare il call center – dice Cassese – ma le operatrici ci hanno dato risposte diverse”. Tornano dunque alla corrispondenza elettronica e l’Asp risponde aggiungendo un altro indirizzo, [email protected].
“Attendiamo giorni ma senza risposte – continua – per cui il 29 marzo inviamo mail anche a [email protected], [email protected] e [email protected] . Tutti ci leggono, ma ognuno risponde a modo suo. Nella stessa giornata – continua Cassese – il Centro Vaccinale di Sciacca ci dice che la nostra pratica è in elenco fra gli aventi diritto”. Sembra finalmente il momento decisivo, ma il 10 aprile dall’indirizzo mail [email protected] rispondono che non gestiscono le calendarizzazioni, subordinate alle liste di attesa ed alla disponibilità vaccinale.
“Siamo come Ulisse in balia del web – conclude Cassese – salpiamo ed approdiamo da un indirizzo mail all’altro, senza arrivare a destinazione”.
Giuseppe Recca