VACANZE, ESCORT E CENE PER I FUNZIONARI DEI MONOPOLI: SEI CONDANNE

Tra i condannati anche Michele Spina, l’imprenditore della sala bingo di Sciacca

Per accelerare l’iter di rilascio delle concessioni per l’apertura di sale gioco alcuni titolari «offrivano» ai funzionari dei Monopoli vacanze, escort e cene. La corruzione era finalizzata anche a conoscere in anticipo i controlli che l’ente aveva intenzione di fare: i dirigenti corrotti in cambio di una cena o elettrodomestici, informavano i titolari dei centri che stavano per scattare gli accertamenti.

Questa la tesi degli inquirenti che ha portato al patteggiamento della pena di due anni per Nicola Andreozzi, ex direttore siciliano dei Monopoli. Il gup Vittorio Anania ha condannato poi con rito abbreviato altri sei tra imprenditori e funzionari dei Monopoli di Stato accusati, a vario titolo, di corruzione aggravata, abuso d’ufficio e falso: Salvatore Magno, ex vicedirettore, ha avuto due anni e due mesi, cinque anni per Giovanni Polizzi, dirigente regionale dei Monopoli di Stato; tre anni e quattro mesi per l’imprenditore delle sale bingo Michele Spina, imparentato col re dei supermercati Sebastiano Scuto, accusato di mafia. Spina nella fase processuale aveva detto che “per lavorare bisognava pagare i funzionari dei Monopoli di Stato, non c’era altra scelta”.

A Francesco Casarubea, ex amministratore della Sala Bingo Las Vegas di Palermo, una delle più grandi d’Europa, sono stati inflitti due anni e due mesi, mentre Charles Maenza,che puntava a una licenza per aprire delle rivendite di tabacchi in provincia di Palermo, ha avuto un anno e quattro mesi; sei mesi per Giuseppe Cusimano

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