VACANZE: CI VA MENO DELLA META’ DEGLI ITALIANI. E TORNANO DI MODA I “CIBI DA SPIAGGIA”
La ricerca di Federalberghi sulle ferie degli italiani rileva che solo il 46% della popolazione andrà in vacanza. Di questi il 79% resterà in Italia. A dichiarare che quest’anno si concederanno qualche viaggio in più sono soprattutto i giovani che sono anche quelli che hanno scelto il web per prenotare e per cercare la soluzione migliore, a misura delle proprie tasche. E tornano anche i cibi “da spiaggia” preparati in casa.
Saranno circa 27,8 milioni gli italiani che andranno in vacanza quest’estate, pari al 46,1% della popolazione. Insomma un italiano su due. Complice la crisi e gli avvenimenti dell’ultimo mese (terremoto in testa) ben il 54% dichiara che trascorrerà le ferie a casa: per risparmiare e per non avere pensieri. A fotografare la situazione delle vacanze estive 2012 degli italiani c’ha pensato Amadeus Italia, leader nella distribuzione e nella fornitura di tecnologie per l’industria del turismo, in collaborazione con Federalberghi.
“I dati emersi dall’osservatorio, rispecchiano in modo puntuale la delicata situazione economica che gli italiani stanno affrontando – commentano Bernabò Bocca, presidente Federalberghi e Fabio Maria Lazzerini, amministratore delegato e Direttore Generale Amadeus Italia- e che inevitabilmente si riflette sulle abitudini vacanziere”.
Non solo. Un’abbondante 79%, sceglie il Belpaese come destinazione e solo il 15% andrà all’estero. Il 6%, invece, non ha ancora deciso la sua meta. Rispetto allo scorso anno, si registra un incremento delle località italiane a discapito di quelle straniere. In effetti gli intervistati hanno dichiarato che nel 2011 la loro vacanza principale è stata trascorsa nel 67% dei casi in Italia e nel 19% all’estero. Solo il 14% afferma di non essersi messo in viaggio.
“La contrazione della domanda turistica per questa estate e la tendenza degli italiani a rimanere in Italia” concludono Bocca e Lazzerini, “potrebbero essere un’opportunità per gli operatori di sviluppare sinergie, facendo sistema e proponendo un’offerta innovativa e personalizzata, attraverso l’impiego delle tecnologie, in grado di rivoluzionare l’esperienza del viaggiatore in fase di pianificazione, prenotazione e fruizione del viaggio”.
Per i giovani qualche vacanza in più. L’impoverimento generalizzato e la necessità di stringere la cinghia, si fanno sentire anche e soprattutto in questo periodo. E se una larga maggioranza, il 70%, dichiara che non cambierà le proprie abitudini lasciando invariato rispetto allo scorso anno il numero di vacanze/viaggi anche di breve durata programmate per il periodo estivo, il 19% afferma che ne farà a meno e l’8% che ne farà qualcuna in più. Ma in quest’ultima fascia rientrano i giovani tra i 18 e i 24 anni, più liberi di adattarsi a siuazioni non proprio comode e non particolarmente costose e che nella ricerca rappresentano un sostanzioso 24% del campione.
Per quanto riguarda le fasce d’età, infatti, i vacanzieri maggiorenni sono il 42,8%. Ma le punte si registrano soprattutto fra i giovani (nella fascia 18-24 anni il 64%, dai 25-44 anni il 50%), residenti al Nord Ovest (il 55%) e nel Centro Italia (43%), in grandi centri abitati (47%) e fra gli aventi un elevato livello di scolarizzazione (58%). Le prenotazioni e il web. Stando alla ricerca, si tratterebbe anche di un campione largamente informatizzato che conosce i modi e possiede le competenze per costruirsi una vacanza fai-da-te, senza ricorrere per forza alle agenzie di viaggi. Il 21% degli intervistati, infatti, sceglie il web per prenotare la propria vacanza. Di questi, il 10% ha prenotato solo il trasferimento (volo, auto, treno), il 9% l’offerta completa e l’8% solo l’alloggio.
In particolare, sono i più giovani a usare il web per cercare la soluzione migliore di vacanza prenotando il mezzo di trasporto, scegliendo la struttura, ma anche valutando un’offerta completa. Segue l’agenzia tradizionale con il 20% di prenotazioni, la vacanza tramite il contatto diretto tra privati (il 14%) o la scelta di una struttura ricettiva (nel 10% dei casi). Le conseguenze del terremoto nel settore del turismo. Per quanto attiene il terremoto in Emilia e i suoi effetti sulle vacanze degli italiani, secondo l’osservatorio, sembrerebbe che il 6% degli italiani si sia lasciato condizionare per le proprie vacanze estive, anche di breve durata, dagli eventi sismici. Una parte di essi (4%) ha deciso di rinunciarci, circa l’1% ha cancellato la sua prenotazione o ha deciso di recarsi all’estero; un marginale 0.4% ha semplicemente cambiato la destinazione pur rimanendo in Italia. Infine lo 0,7% ha rimandato le vacanze in un altro periodo dell’anno. L’87% degli italiani, comunque, non si è fatto sicuramente influenzare dagli eventi dell’ultimo mese, quanti avevano già deciso una meta vi si recheranno secondo un calendario prefissato, chi invece ha stabilito di non fare alcuna vacanza rimarrà a casa.
Tornano i cibi “da spiaggia”. Un italiano su 3, il 32% del totale, in vacanza si cucina da solo, una percentuale quasi doppia rispetto allo scorso anno quando erano appena il 19%. È quanto afferma la Coldiretti sulla base di una indagine Swg e sottolinea che si tratta di uno degli effetti della crisi, che favorisce vacanze brevi e al risparmio, con il numero di vacanzieri che si prepara da mangiare da solo che supera per la prima volta negli ultimi cinque anni, il numero di quelli che si recano nel ristorante dell’albergo o della pensione in cui pernottano (28%). In calo è anche – continua la Coldiretti – il numero di coloro che si reca in trattoria o pizzeria (19 %) o nei bar e fast food (8%) mentre aumentano rispetto allo scorso anno quanti approfittano di parenti e amici (5%). Con la è crisi tornano dunque i cibi da spiaggia preparati a casa e spesso consumati con comodo in riva al mare, nelle piazze delle città d’arte o all’ombra delle pinete. Tra i piatti più gettonati – sottolinea la Coldiretti – i classici panini ma anche l’insalata di riso, le frittate, la caprese, le paste fredde, la cotoletta e il tradizionale prosciutto e melone, il tutto con una abbondante razione di frutta.