Un’allucinante crisi idrica in pieno inverno. Mai accaduto

I pozzi Carboj dopo il furto di cavi rame hanno ripreso a pompare acqua, ma bisogna attendere alcuni giorni affinchè le condotte entrino in pressione. Tra alcuni giorni l’approvvigionamento a Sciacca dovrebbe tornare a regime. Il Comune ha chiesto ad Aica di attivare servizio di vigilanza nei pozzi

SCIACCA. Chi lo avrebbe mai detto. Affrontare una emergenza idrica in pieno inverno. Non era mai accaduto. Ed è allucinante confidare solo sulle precipitazioni per sperare di avere acqua a sufficienza nelle case, ma anche nelle attività produttive come l’agricoltura. L’esiguità delle precipitazioni, i guasti agli impianti e le perdite lungo le condotte stanno determinando una situazione gravissima. Ed anche a Sciacca, che pure dispone di pozzi che erogano oltre 300 litri di acqua al secondo, deve fare i conti con riduzione di erogazione nei mesi invernali. Viene da pensare cosa potrà accadere in primavera e soprattutto in estate. Per fortuna pare che sia stato sistemato l’impianto Carboj dove nei giorni scorsi c’era stato uno stop per il furto di cavi elettrici. L’assessore ai servizi a rete Alessandro Curreri, al quale abbiamo chiesto notizie dopo le segnalazioni continue degli utenti che non hanno riscontro attraverso i canali di Aica, ci riferisce che il pompaggio sta lentamente riprendendo, ma che bisogna attendere alcuni giorni affinchè le condotte entrino in pressione. I turni sono in aggiornamento. I vari quartieri della città torneranno ad essere serviti. Ma bisognerà attendere alcuni giorni prima che l’approvvigionamento torni a regime. L’amministrazione comunale ha chiesto ad Aica di prevedere servizio di vigilanza ai pozzi per evitare altri furti. Il clima è cambiato, si dice da alcuni anni, tocca a noi cambiare il nostro modo di vedere la crisi idrica, ma tocca anche agli organi preposti operare nelle migliori condizioni. Non basta sperare nelle piogge o nel dissalatore (dovrebbe essere pronto a giugno) per superare lo stato di emergenza.