UNA VECCHIA CABINA TELEFONICA PER CASA
Storia di un nordafricano che da due notti dorme all’aperto allo Stazzone
Alle autorità risulta una sua richiesta di asilo politico. Da tre giorni “abita” all’interno di una cabina in disuso nel quartiere Stazzone e rifiuta aiuto e ogni altro tipo di sostegno. E’ giunta anche alla nostra redazione la segnalazione della presenza in città di un nordafricano in stato di evidente disagio fisico e psicologico. Il giovane alcuni giorni fa sarebbe stato visto su un cavalcavia sdraiato per terra. I poliziotti lo hanno portato in ospedale dove avrebbe dato segni di squilibrio. Dagli accertamenti è risultato essere tunisino e con una richiesta di asilo politico all’esame delle autorità. La legge quindi non prevede un suo trasferimento nei centri di accoglienza per irregolari ed è stato lasciato libero.
Da due notti dorme all’interno della vecchia cabina telefonica dello Stazzone, dove tanti saccensi gli si avvicinano e gli portano da mangiare. Lui non vuole dialogare e non è propenso a socializzare ed accettare aiuti. In seguito all’azione insistita di un saccense, Nino La Monica, sensibile ad un evidente caso umano e risoluto a capire se era possibile aiutarlo in qualche altro modo, il Comune ha inviato un funzionario della Polizia municipale per verificare se c’erano le condizioni per un trattamento sanitario obbligatorio e il conseguente trasferimento in ospedale. Ma la legge non lo consente senza l’autorizzazione del consolato del Paese di appartenenza. L’agente ha poi cercato di portarlo in ospedale, ma il giovane ha nuovamente rifiutato.
Ha quindi trascorso un’altra notte al freddo, ccon addosso una coperta che gli è stata donata. Altre persone di buon cuore gli hanno portato scarpe, calzini e viveri. Lui continua a non collaborare ed a rifiutare ogni altro tipo di aiuto. Domani gli affari sociali del Comune attiveranno le procedure per il trasferimento in un centro di accoglienza per rifugiato politici di Trapani.