“UN SACCENSE AI MONDIALI”: LA PASSIONE BRASILIANA E LA SPERANZA DEGLI ITALIANI
I mondiali tra una mangiata di mukeka di pesce, un bagno nelle acqua calde dell’oceano, e un allenamento di capoeira
Salvatore Dimino, il saccense che vive a Salvador de Bahia e che per i campionati del mondo di calcio sta collaborando con il nostro giornale, continua a raccontarci gli eventi sportivi e culturali del Brasile e di Bahia, sullo sfondo della grande passione per il calcio dei brasiliani e la speranza che gli azzurri vadano avanti.
La coppa del mondo di calcio 2014 non smette di surprendere; dopo esclusione della Spagna, dell’Inghilterra, la sconfitta dell’Italia, la vittoria sofferta dell’Argentina, il pareggio della Germania ecc. si attendono altre sorprese.
Molta stampa internazionale intitola….” PLAY THE WHOLE FIELD” ( gioco a tutto campo). Mentre la sintesi della stampa e TV brasiliane è.. “….ACABO’ A EPOCA DO TIKI-TAKA SPAGNOLO, ACABO’ CATENACCIO ITALIANO, E O POSSI DE BOLA DA EUROPA…AGORA TEMOS NOVAS ESCOLAS : AGRSSIVIDA’, PRESSA’O, JOGO COLETIVO. QUE E’ A NOVA ESCOLA DO SUD-AMERICA E DA AFRICA” (è terminata l’epoca del tiki-taka spagnolo, del catenaccio italiano, del possesso di palla europeo; adesso ci sono nuove scuole:aggressività, pressione, gioco collettivo che è la nuova scuola Sud-Americana e Africana.)
I brasiliani sono convinti di accedere agli ottavi di finale, e per la partita contro il Camerun sono convinti di potere riproporre il calcio spettacolo. Dopo quanto successo ieri, sono iniziati gli scongiuri dei brasiliani, anche con rituali, tipici della cultura afro-brasiliana. La stampa e le TV continuano ad esaltare la squadra brasiliana e il proprio idolo Neymar dando per certo l’accesso agli ottavi e la vittoria dei mondiali, riscattando, così, tutto il Sud-America.
Qui, aspettano che ciò si avveri, tra una buona mangiata di mukeka di pesce, un bagno, nelle acqua calde dell’oceano, una abbronzatura in spiaggia (foto 2), nonostante sia inverno, ed un allenamento di capoeira che è un rituale, tra danza e lotta, col ritmo incessante dei tamburi (foto 2). La capoeira ha origine africana e giunge a Bahia nel periodo della schiavitù (1600), anche per difendersi dagli invasori. Ma tra il 1800 ed il 1900 tale rituale viene vietato, mentre nel 1932 è dichiarato sport nazionale.
Oggi la copoeira è praticata da molti baiani, brasiliani e turisti, sia nelle palestre che nelle piazze.
Aspettando Brasile-Camerun faremo un “full immersion” di calcio. Io rimango coinvolto nella passione brasiliana per il calcio, ma come tanti italiani che vivono da queste parti, sto aspettando con particolare ansia la partita dell’Italia con l’Uruguay di martedi prossimo. Occorre superare il turno e convincere sul piano del gioco, magari per potere dire ai mieci amici brasiliani che l’Italia c’è e che bisogna fare i conti con gli azzurri.
Salvatore Dimino