Un coordinamento strategico contro il maltempo
Gli eventi drammatici di questi questi giorni in Sicilia orientale e alcune settimane fa anche nella Sicilia occidentale, rilanciano la necessità di intervenire sul riassetto idrogeologico della Sicilia.
«Da qualche anno ormai – interviene il segretario generale della Cisl Ag, Cl, En, Emanuele Gallo – registriamo eventi meteorologici avversi che devastano il territorio siciliano e che richiedono risaputi interventi di prevenzione, mitigazione, riassetto di ampie aree».
«Con un comunicato stampa dello scorso 9 febbraio – prosegue Emanuele Gallo – avevamo rilanciato il tema del dissesto idrogeologico richiamando il Decreto semplificazione n. 76/2020. Avevamo evidenziato come le risorse economiche, disponibili per interventi di messa in sicurezza del territorio, non erano state adeguatamente sfruttate. A livello nazionale erano stati infatti presentati 119 progetti per un ammontare di circa 262 milioni. La Sicilia, regione nella quale 270 comuni su 390 sono a rischio idrogeologico, aveva messo a punto appena 7 iniziative finanziate per un totale di 18 milioni e 531 mila euro. Ben poca cosa se rapportati alle reali necessità».
Per Emanuele Gallo «Queste opportunità, date dal Ministero dell’Ambiente per il ripristino, la salvaguardia, la messa in sicurezza di aree esposte a rischio di dissesto e per le opere già esistenti, vanno assolutamente colte. I comuni devono prepararsi a sfruttare le ingenti risorse del Pnrr ammontanti a ben 15 miliardi e 600 milioni di euro. Non sono più ammesse indolenze amministrative o peggio superficialità e incompetenza. Il futuro è nelle loro scelte».
«Le forti piogge di questa settimana, sottolineate da immagini drammatiche, richiedono azioni decise. Come Cisl torniamo a proporre l’avvio di un coordinamento strategico fra quelle amministrazioni comunali maggiormente esposte a pericoli derivanti dal dissesto idrogeologico. E’ il momento di una stagione nuova, improntata alla programmazione e alla pianificazione del territorio. Per prevenire eventi climatici avversi, i comuni delle province di Agrigento, Caltanissetta, Enna ragionino come un unico soggetto per sfruttare ogni risorsa. Oltre alle economiche ci sono quelle tecniche, assicurate dalla società pubblica Sogesid cui ci si può rivolgere per la redazione tecnica dei progetti. Ricordo inoltre che, ai presidenti di regione, è stato conferito il potere di snellire del 40% le procedure dandogli pure la facoltà di anticipare il 30% delle somme necessarie per sostenere l’apertura dei cantieri».
«Credo – conclude Emanuele Gallo – che questo sia il miglior modo di tutelare i cittadini e i loro beni nonché di dare una risposta all’economia depressa di molte zone della Sicilia centro-occidentale. I lavori pubblici rappresentano una robusta boccata di ossigeno per l’occupazione che manca o che scompare sotto i colpi della crisi pandemica».