UE-SICILIA, FONDI SEMPRE A RISCHIO PER COLPA NOSTRA

Nel giorno in cui a Bruxelles l’assessore regionale Gaetano Armao ha annunciato che dalla Commissione europea è stato scongiurato il pericolo di perdere 112,5 milioni di euro, che la Regione Siciliana avrebbe dovuto riversare dal bilancio regionale alle casse Ue per il progetto della tratta ferroviaria Palermo-Punta Raisi, si è appreso che rimane viva la questione della interruzione dei rimborsi da parte dell’Ue sul Programma operativo Fesr Sicilia 2014-2020.

Come scrive Mario Barresi su La Sicilia, sono in gioco circa 600 milioni di risorse da accreditare, sospese perché la Commissione non ha ancora ricevuto una risposta alle istanze sollevate nei mesi scorsi.

In una lettera che La Sicilia ha potuto consultare si elencano le “necessarie rettifiche finanziarie per le carenze” e le “irregolarità dei sistemi esistenti in passato”, del Fesr siciliano. A partire dall’uso, “con una procedura molto generica” dei cosiddetti “progetti retrospettivi”: si spostano le risorse europee da progetti in forte ritardo o a binario morto su opere in corso, spesso in fase avanzata, già finanziate con altre risorse nazionali. È il metodo con cui la Regione è riuscita a raggiungere, nel 2018, il target di spesa.

Articolo completo su La Sicilia di oggi.

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