UCCIDE IL FRATELLO A COLTELLATE: ARRESTATO RIBERESE

Omicido nella notte a Ribera. Un riberese, tratto in arresto dai carabinieri, Vincenzo Guddemi è accusato di aver ucciso a coltellate il fratello. La vittima è Giuseppe Guddemi, di 57 anni, detto Peppi Gesù, molto noto a Ribera. Il fraticida è stato tradotto al carcere di Sciacca.

Il fatto è avvenuto alle 00,45, in una palazzina, tra le vie Palma, Pier della Vigna e Territo, a Ribera. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, tra i due fratelli sarebbe scoppiata una violenta lite, per futili motivi. Vincenzo Guddemi avrebbe afferrato un coltello da cucina e scagliandosi contro il fratello, gli ha sferrato alcune coltellate, che si sono rivelate mortali.

I Carabinieri della Tenenza di Ribera, coadiuvati dai colleghi del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Sciacca, sono intervenuti nella via Territo del centro crispino dopo che Vincenzo Guddemi, 59 enne del luogo, aveva contattato il numero di pronto intervento riferendo di aver ammazzato, al culmine di una lite, il fratello Giuseppe.

Arrivati immediatamente in loco i militari avvistavano disteso esanime sul balcone dell’abitazione, sita al primo piano dell’immobile, Giuseppe Guddemi, GUDDEMI Giuseppe 57enne, riverso in una pozza di sangue con un grosso pugnale conficcato nella schiena. È stato l’omicida ad aprire la porta di casa ed a consegnarsi ai militari. La casa a soqquadro e macchie ematiche ovunque hanno dato immediata e piena conferma al racconto del Guddemi.

All’origine del grave fatto di sangue dissidi familiari che da tempo ostacolavano una serena coabitazione. L’arrestato, che in sede di interrogatorio, alla presenza dell’avvocato di fiducia Antonio Tornambè, ha reso piena confessione al magistrato di turno Lucio Vaira ed ai militari, ha fra l’altro sottolineato di aver accoltellato il fratello al culmine dell’ennesima lite degenerata in colluttazione temendo di poter essere a sua volta assassinato. Il fendente mortale è stato inferto all’esterno del balcone dove la vittima si era rifugiata in un estremo tentativo di sfuggire al carnefice. Numerosi i vicini che hanno assistito alle ultime fasi della lite poiché attirati dalle grida che avevano squarciato il silenzio della notte e che hanno aiutato i Carabinieri a chiarire definitivamente le ultime e decisive fasi della tragedia familiare.

L’arrestato, assistito dall’avvocato Antonino Tornambè, espletate le formalità di rito, è stato tradotto presso la casa circondariale di Sciacca a disposizione dell’A.G. mentre la vittima è stata trasportata presso l’ospedale civile del centro termale in attesa dell’esame autoptico già fissato per la mattinata odierna.

La vittima Guddemi, disoccupato, e’ conosciuto nell’Agrigentino perche’ realizzava oggetti con materiale riciclato, spesso esposti in mostre;

 

 

Nella foto, la vittima accanto alla sua Fia Punto, camuffata egregiamente da Mercedes, e la casa dove si è verificato il fatto di sangue. L’abitazione dove è avvenuto l’omicidio. L’omicida, Vincenzo Guddemi

 

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