Tv locali sempre più verso il baratro: oscurate Tva e le due di Canicattì
La scure di Rai Way, la società delegata dal Ministero dello Sviluppo Economico alla transizione digitale delle trasmissioni televisive dopo lo switch off del 2022 e gestore in monopolio della rete di secondo livello dell’area 17 in Sicilia, si abbatte sulle tv locali agrigentine.
Dallo scorso 11 marzo sono oscurati i canali di Tele Video Agrigento, Tv Europa e Tele Radio Canicattì. Rai Way nel corso di questi mesi ha inviato diverse diffide sollecitando il pagamento o il saldo dei canoni previsti nei contratti di servizio, ma le difficoltà esposte delle aziende televisive già nel 2022 sono diventate nel frattempo insormontabili. Un’ultima Pec, lo scorso 8 marzo, indicava nell’11 marzo la data dello spegnimento, regolarmente rispettata. Sui canali televisivi tradizionali scompaiono tre emittenti storiche. Hanno tentato disperatamente di rispettare i contenuti di un contratto che già ritenevano quasi capestro nel momento in cui c’è stata l’assegnazione delle nuove frequenze digitali.
“Impossibile pagare 40 mila euro all’anno – ci dice Arturo Cantella di Tele Video Agrigento – abbiamo cercato di difendere con ogni mezzo e ogni forza un patrimonio irrinunciabile di democrazia e garantire un futuro a tutte le società del settore televisivo, ma la politica non ha ascoltato il nostro grido di allarme ci ha abbandonato”. Quasi tutte le emittenti televisive locali agrigentine erano sopravvissute allo switch-off che nel 2022 aveva segnato la nuova rivoluzione, ma il taglio dei contributi prima e la crisi delle piccole e medie imprese che ha prodotto una riduzione degli investimenti pubblicati dopo, hanno dato il colpo di grazia definitivo. Con lo switch off erano rimaste fuori solo Tele Acras e Tele Radio Sciacca, che avevano trovato una soluzione affidando la loro programmazione quotidiana ad Alpa Uno Alcamo ed a Tele Iblea. Un mese fa dopo 40 anni Trs ha dovuto chiudere i battenti, mentre Tele Acras prosegue regolarmente ma sempre come ospite della tv ragusana. Oggi tre delle tv che avevano ottenuto un canale nel piano di assegnazione si sono arrese, impossibilitate a pagare i 40 mila euro di canone annuo imposto per l’utilizzo degli impianti digitali di alta frequenza. Rimangono in vita e stanno regolarmente trasmettendo Agrigento Tv, Tele Studio 98 e Tele Monte Kronio. Ma solo quest’ultima risulta in regola con i pagamenti del canone. Il destino sembra segnato, a meno che non si trovi un investitore disposto a scommettere ancora sull’emittenza locale pagando i canoni arretrati e proponendo un piano di rilancio.
E’ un’altra pagina nera nella storia dell’informazione agrigentina. Le tv locali sono state palestra per la crescita professionale di tanti giornalisti, ma sono state soprattutto baluardo di una informazione pluralista e democratica. Tele Video Agrigento nel frattempo si è tuffata sul web: è entrata in un circuito nazionale che le consente di irradiare la propria programmazione integrale in tutta Italia. Sul canale 268 delle smart TV c’è una panoramica di emittenti che trasmettono via web e c’è anche il loro marchio. Le altre potrebbero fare la stessa scelta o rimanere sul telecomando chiedendo ospitalità (naturalmente a pagamento) ad altre tv che stanno proseguendo il loro cammino.
Giuseppe Recca tratto da LA SICILIA