TUTELARE IL MADE IN ITALY, “GUERRA” AI VU CUMPRA’
“Gli italiani sono stanchi di essere insolentiti da orde di vu cumprà, dobbiamo radere al suolo la contraffazione”. Il ministro dell’Interno Angelino Alfano presenta la direttiva con cui chiede a prefetti e questori di rafforzare i controlli contro l’abusivismo sulle spiagge e attacca l’ultimo e più debole anello della catena, le migliaia di migranti che riempiono litorali e piazze delle città con milioni di prodotti falsi.
Il provvedimento è datato 8 agosto: in queste ore i prefetti stanno impartendo alla Gdf e alle altre forze dell’ordine l’input arrivato dal Viminale per restituire, dice il ministro, la “serenità agli italiani in ferie”.
Che la contraffazione sia un problema che mina seriamente l’economia italiana non è certo una novità e anche gli ultimi dati lo confermano: dal 1 gennaio 2013 al 30 giugno 2014 sono complessivamente oltre 87,5 milioni i prodotti contraffatti sequestrati. Di questi, quasi un terzo (25,5 milioni) riguardano i settori del tessile e dell’abbigliamento; 16,5 milioni sono invece i giocattoli, 8,7 milioni i prodotti di elettronica, informatica e audiovideo, 6,3 milioni i farmaci. Nello stesso periodo sono state eseguite 69.045 operazioni anti-contraffazione che hanno portato a 25.832 sanzioni amministrative, 12.521 denunce e 655 arresti. Numeri che il comandante generale della Gdf Saverio Capolupo conosce bene, visto che le Fiamme Gialle sono in prima linea.
“Dedichiamo grandi energie a questa battaglia – sottolinea – e daremo completa attuazione a questa direttiva in piena sintonia con le altre forze dell’ordine. Si tratta di un fenomeno che va a minare fortemente il mercato legale”. La campagna punta dunque quantomeno ad aumentare questi numeri, agendo su due elementi: tutelare i cittadini da un lato, ‘liberandoli’ dall’assillo dei venditori ambulanti, insistendo sulla pericolosità dei prodotti falsi e senza che scattino pene e sanzioni per chi acquista le merci; colpire l’intero meccanismo della contraffazione dall’altro. “E’ tutta la filiera che viene messa sotto assedio dallo Stato – dice non a caso Alfano quando gli viene chiesto se l’11 agosto non è un po’ troppo tardi per presentare una campagna estiva – Questa operazione parte con le spiagge, proseguirà per tutto l’anno a tutela del made in Italy e il 15 ottobre ci sarà una prima verifica. La direttiva è dunque un di più, lo Stato non è stato in sonno finora, abbiamo ottenuto grandi risultati”.
Certo è che l’intero settore delle merci contraffatte, del quale tra l’altro sono parte non proprio marginale le organizzazioni criminali, italiane e non, va a pesare fortemente sul Pil e sull’erario. Ecco perché il ministro ha chiesto collaborazione ai sindaci affinché oltre a Guardia di Finanza, Carabinieri e Polizia, siano anche le polizie locali a dichiarare guerra agli abusivi. “Il made in Italy – ribadisce il titolare del Viminale – viene violentato costantemente da tutti questi prodotti. Viene contraffatto di tutto e spesso si tratta di prodotti nocivi e pericolosi. Dunque dobbiamo rendere ancora più forte l’azione di contrasto, perché abbiamo a cuore sia la salute e la sicurezza degli italiani sia il lavoro dei commercianti e degli imprenditori onesti che pagano le tasse”.