TURRICIANO: “ECCO I FATTI”
L’amministratore scrive a Bono e a Bellanca
Carlo Turriciano, l’amministratore unico della Terme di Sciacca Spa, in una lettera indirizzata a Vito Bono e a Filippo Bellanca, fa il punto del lavoro svolto dal suo insediamento. Una lettera che segue la querelle sorta in questi giorni “sulla gestione delle Terme, sulle ipotesi di sviluppo dell’attività termale, sul patrimonio da tutelare, da valorizzare e rilanciare ed inoltre, sulla proposta di aggiungere al nome della città la parola ” Terme”. Turriciano precisa che ha “ereditato una società con un bilancio fortemente passivo in cui spiccavano numerose poste allarmanti. A fronte di tante e tali difficoltà -continua Turriciano- sono riuscito con scelte molto determinate a raggiungere alcuni fondamentali obbiettivi: 1) fermare l’emorragia delle perdite di gestione rimettendo sotto controllo quella del Grand Hotel delle Terme; 2) riaprire legittimamente il Caffè delle Terme che era stato declassato dalla Amm.ne comunale a bar di circolo ricreativo, che non aveva nemmeno l’autorizzazione allo scarico, restituendolo al godimento dei curandi e dei saccensi, che ne chiedevano a gran voce la riapertura; 3) ripulire il Parco termale con la splendida fontana che avevo trovato abbandonato, violentato e sporco ( i servizi delle TV locali possono essere fedeli testimoni), restituito al decoro ed al godimento di quanti lo desideravano e della cittadinanza che lo reclamava; 4) programmare la complessa e difficile manutenzione straordinaria delle due piscine, quella ludica di c/da Molinelli, in cui è stato riaperto anche il Bar e quella con acqua termale del parco, che è stata aperta nelle ore pomeridiane e serali; 5) riaprire, dopo le opportune opere di manutenzione straordinaria, la piscinetta di acqua termale interna allo stabilimento, utilizzata per la riabilitazione, la cui copertura pericolante ne aveva imposto la chiusura; 6) riaprire il reparto pediatrico di cure inalatorie; 7) tenere sotto controllo i costi: da quelli di gestione del personale, a qualunque titolo dipendente, provvedendo a migliorare con più efficace ed efficiente la loro gestione ed organizzazione, alle forniture, regolando la spesa con opportuni regolamenti; 8) riorganizzare la gestione del Centro Congressi S. Francesco attraverso apposito regolamento che ne disciplina, erga omnes, il pagamento delle diverse tariffe; 9) valorizzare il patrimonio delle Terme di Sciacca, nel rispetto ed applicazione dell’art. i del Decreto P.R.S. n.12/54 istitutivo delle Terme di Sciacca, e su questa linea si è provveduto a fare redigere il progetto di “Allaccio alla rete fognaria di C.da Isabella dei reflui degli alberghi di S. Calogero” per consentire entro un tempo ragionevole la realizzazione di un’opera che permetta, dopo diversi decenni, di eliminare un serio danno ambientale (pozzo nero a perdere) sul Monte S. Calogero e di restituire alla valorizzazione i due alberghi di San Calogero: il piccolo albergo – 27 — camere chiuso da più di venti anni ed il grande albergo — 70 — camere costruito da più di 50 anni abbandonato all’incuria e alla distruzione. Per detto progetto c’è stato già l’impegno del Presidente della Regione di farlo finanziare. Inoltre, grazie anche all’impegno dell’Amministrazione comunale, si è riusciti a far partecipare le Terme di Sciacca al PIST — Terre Sicane — entrando nel programma progettuale di concerto con il Comune di Sciacca. Infine, le Terme sono entrate nel Distretto turistico “Selinunte, il Bèlice e Sciacca Terme” quale partner privato insieme a tanti altri imprenditori privati ( fra cui Aeroviaggi e Resort Rocco Forte )da una parte e dall’altra molti Comuni i cui capifila sono quello di Castelvetrano e quello di Sciacca; io) avviare quella procedura che permetterà il riaccreditamento, da parte dell’Assessorato sanità, del reparto cure fisioterapiche e riabilitativo, per potere sfruttare un grande reparto, attrezzato e moderno che darebbe un grande rilancio alla stazione termale saccense e porterebbe notevoli incrementi nel bilancio societario”.