TURISMO S.MARCO: “NOI SERVIZI DA SERIE A TUTTO L’ANNO, TAVOLO TECNICO DA RIVEDERE”

Ben venga il tavolo tecnico sul turismo e sull’imposta di soggiorno, in questa città è necessario fare più spesso confronti tra gli operatori economici e le autorità di governo. Ma è sbagliato fare un tavolo tecnico mettendo insieme le grandi e le piccole strutture ricettive”

Così oggi al nostro giornale due operatori turistici della zona di San Marco, dove tra case vacanze, B&B e stabilimenti balneari, le presenze annuali aumentano di anno in anno, a poche ore dal tavolo tecnico sull’imposta di soggiorno che si riunirà al Comune di Sciacca. 

Per Ezio Bono e Vincenzo Fazio, imprenditori che operano da anni nella nota località balneare, è da rivedere la gestione del tavolo tecnico sull’imposta di soggiorno. Le esigenze delle grandi strutture ricettive Verdura e Sciaccamare sono nettamente diverse da quelle dei piccoli operatori. I nostri clienti vivono la città 24 ore su 24, i loro clienti soggiornano in gran parte all’interno degli alberghi dove ci sono tutti i servizi. Non è l’entità dei proventi dell’imposta di soggiorno trasferita all’ente pubblico a determinare i bisogni del turismo nella nostra città. Spero che le autorità comunali si rendano conto – aggiungono – che a Sciacca i tavoli tecnici devono essere due, uno per i bisogni, importanti, delle grandi strutture, ed uno per le necessità di noi piccoli operatori alberghieri che abbiamo un altro tipo di clientela, con altre esigenze e con un contatto più realistico di come si deve migliorare l’accoglienza quotidiana nel centro urbano e nelle zone di mare”.

Bono e Fazio porteranno all’attenzione dell’amministrazione e del consiglio comunale la necessità di discutere sulla rivisitazione dei rapporti con gli operatori del settore: “A Sciacca tutti parlano di turismo – dicono – anche quelli che non lo vivono in prima persona. Ci siamo indignati quando alcuni giorni fa qualcuno ha riferito pubblicamente che a Sciacca c’è un turismo di serie C. Noi ci impegniamo ogni giorno e investiamo pure, i turisti apprezzano la qualità dei nostri servizi, c’è una crescita importante anche a livello organizzativo e culturale. Invece di apprezzare la volontà di crescere investendo e creando opportunità per i giovani, ci penalizzano. A San Marco, ad esempio, le presenze sono aumentate e siamo in tanti a puntare sulla valorizzazione ulteriore di questo sito, dove i turisti arrivano anche in inverno. Ma abbiamo bisogno – concludono i due – che le istituzioni ci siano vicine e facciano ciò che è nelle loro competenze, non si possono abbandonare le zone che hanno grandissime potenzialità e possono creare occupazione e sviluppo”.