Turismo: Cin in ritardo. Interrogazione di Catanzaro dopo l’allarme delle associazioni
Chiede al governo se intende urgentemente avviare le opportune interlocuzioni con le istituzioni nazionali competenti per richiedere una proroga dei termini per la ricodifica del Codice Identificativo Regionale (CIR) in Codice Identificativo Nazionale (CIN)
SCIACCA. Dopo la segnalazione del presidente di Sciacca Turismo, Ezio Bono, che aveva sollecitato un impegno della classe politica su un tema di grande rilevanza per il comparto turistico, oggi il capogruppo del PD all’Ars, Michele Catanzaro, annuncia la presentazione di una interrogazione a sostegno delle legittime richieste degli operatori turistici siciliani.
Catanzaro è primo firmatario di una interrogazione del gruppo parlamentare al Presidente della Regione ed all’Assessore al Turismo si chiede cosa stia facendo il governo regionale per la ricondivi a del codice identificativo regionale (CIR) in quello nazionale (CIN). “Criticità di natura burocratica – dice Catanzaro – stanno determinando ritardi che potrebbero escludere le imprese turistiche dalle piattaforme web di prenotazioni, con gravi rischi di natura economica”.
“Raccogliendo l’allarme lanciato dalle associazioni degli operatori turistici siciliani alle prese con la necessità di ottenere dal Ministero del Turismo il CIN entro l’1 gennaio 2025, data fissata da una proroga concessa lo scorso mese di novembre, si invoca un urgente intervento del governo regionale a sostegno delle imprese turistiche dell’Isola”.
“Da segnalazioni pervenute allo scrivente – dice Catanzaro – si apprende che a causa di problematiche di carattere burocratico, afferenti all’incrocio dei dati a livello provinciale, regionale e nazionale, la metà delle strutture siciliane non sono fino ad oggi riuscite a convertire il loro CIR in CIN. Detti ritardi hanno, per di più, causato un ingolfamento per il recupero delle pratiche pregresse, motivo per cui sembrerebbe che le strutture amministrative preposte non prendano in carico le nuove istanze, pur in presenza dei requisiti richiesti”.
“Le principali piattaforme web di affitto turistico, come Airbnb e Booking, si sono già adeguate alla disciplina nazionale ed entrambe – continua – richiedono ogni giorno ai proprietari di inserire il CIN all’interno dell’annuncio, rendendolo visibile per garantire trasparenza ai clienti, motivo per cui verranno bloccati gli annunci sprovvisti di CIN, non consentendo più l’effettuazione di prenotazioni, con il rischio di causare danni anche agli ospiti che hanno confermato e pagato prenotazioni il cui check in sarà nel 2025”.
Nell’interrogazione si chiede al governo se intende urgentemente avviare le opportune interlocuzioni con le istituzioni nazionali competenti per richiedere una proroga dei termini per la ricodifica del Codice Identificativo Regionale (CIR) in Codice Identificativo Nazionale (CIN) e se vi sia l’intenzione di porre in essere tutte le verifiche e i provvedimenti necessari volti a risolvere le criticità di natura burocratica che hanno determinato importanti ritardi nella conversione dei CIR delle strutture ricettive siciliane in CIN.