TRUFFA: D’ORSI SI E’ AVVALSO DELLA FACOLTA’ DI NON RISPONDERE
Si e’ avvalso della facolta’ di non rispondere alle domande della guardia di finanza di Agrigento, il presidente della Provincia della citta’ dei templi, Eugenio D’Orsi, al quale nei giorni scorsi e’ stato notificato un avviso a comparire per essere interrogato come persona sottoposta a indagini, per le ipotesi di reato di truffa, peculato, concussione e abuso d’ufficio. Al centro dell’inchiesta, coordinata dalla Procura, alcuni atti compiuti dal presidente della Provincia di Agrigento.
Intorno alle 9,45 accompagnato dagli avvocati Gaetano Bruna e Giuseppe Scozzari, il presidente D’Orsi ha varcato la porta d’ingresso della caserma del Comando provinciale della Guardia di Finanza, di piazza Gallo.
Al centro dell’inchiesta, coordinata dalla Procura della Repubblica di Agrigento, ci sarebbero alcuni atti compiuti dal presidente della Provincia di Agrigento. Tra questi la messa in dimora nella sua abitazione di circa 40 palme di proprieta’ dell’Ente, che, sostiene la Procura, erano invece destinate a spazi verdi pubblici, aiuole di scuole e al giardino botanico. Secondo la tesi dell’accusa, D’Orsi avrebbe fatto svolgere lavori in una sua proprieta’ senza pagarli, o pagandoli di meno, a imprese che avevano in esecuzione appalti con l’Ente e avrebbe usufruito di rimborsi spesa per pasti in realta’ non sostenuti o non nell’interesse pubblico. Inoltre il presidente D’Orsi, sostiene la Procura, avrebbe conferito incarichi esterni per esigenze per le quali l’Ente avrebbe potuto fare fronte con proprio personale.
(Fonte ANSA)