Truffa del falso maresciallo, una donna denunciata
Secondo la ricostruzione, si sarebbe spacciata per una finta impiegata del tribunale facendosi consegnare tutti i soldi da una pensionata
Una quarantenne agrigentina è stata denunciata dai carabinieri del comando provinciale per essere sospettata di aver fatto parte del gruppo che lo scorso mese di giugno si fece consegnare ben 23 mila euro da una sessantaquattrenne di Aragona utilizzando l’ormai consolidato metodo del «finto maresciallo».
L’identificazione della donna è avvenuta al termine di un’attività investigativa molto capillare. Secondo la ricostruzione, sarebbe stata proprio la quarantenne a spacciarsi per una finta impiegata del tribunale facendosi consegnare tutti i soldi dalla pensionata. Poco prima era arrivata la chiamata del falso carabiniere che aveva avvertito la signora del coinvolgimento in un incidente stradale del figlio e che avrebbe dovuto pagare per evitare gravi conseguenze.
L’intera provincia di Agrigento, da Licata a Sciacca è stata presa di mira da truffatori che si presentano nelle abitazioni degli anziani e, spacciandosi di volta in volta per carabinieri, poliziotti, avvocati o impiegati delle società che forniscono luce e gas, riescono a farsi consegnare contanti e gioielli. Il metodo truffaldino più usato è quello del caso del falso maresciallo. In due si spacciano per carabinieri, dicono all’anziano che gli ha aperto la porta di casa che uno dei suoi figli ha avuto un grave incidente, di cui è responsabile, e si fanno consegnare dei soldi per coprire le spese.