TROVATO ARCHIVIO SEGRETO DI DON VITO CIANCIMINO

L’esistenza dell’archivio, dal quale gli uomini della Dia, hanno portato via cinque scatoloni pieni di carte e ”pizzini” dell’ex sindaco mafioso di Palermo, e’ stato rivelato da Ciancimino.

Massimo Ciancimino fa ritrovare l’archivio segreto del padre. Era in uno sgabuzzino dello stabile in cui abita, in via Torrearsa a Palermo. Tra il piano terra e il primo piano della palazzina c’e’ una porticina che fino a oggi pomeriggio non era stato varcata ne’ dai magistrati ne’ dagli investigatori. L’esistenza dell’archivio, dal quale gli uomini della Dia, hanno portato via cinque scatoloni pieni di carte e ”pizzini” dell’ex sindaco mafioso di Palermo, e’ stato rivelato da Ciancimino nel corso dell’interrogatorio di ieri mattina. I magistrati della Procura lo hanno secretato.

Ciancimino è stato sentito per quattro ore dal procuratore aggiunto Antonio Ingroia e dai sostituti Nino Di Matteo e Paolo Guido. Stavolta i magistrati non chiedevano solo chiarimenti sul documento che Ciancimino sostiene di non avere personalmente ”taroccato” ma insistevano per sapere da dove ha tirato fuori le carte poi riversate a rate a varie Procure: Palermo, Caltanissetta e Firenze. Ciancimino alla fine ha ceduto. E ha spiegato che l’archivio segreto era praticamente a casa sua. Bastava salire cinque gradini e aprire la porta marrone dello sgabuzzino. ”Questo – ha assicurato – è tutto quello che mi ha lasciato mio padre. Non ci sono altre carte in giro”. Sono migliaia di manoscritti, documenti originali, note e bigliettini di altre persone, anche esponenti politici, che l’ex sindaco mafioso di Palermo custodiva per un uso a futura memoria. La Dia ne valuterà il contenuto, la scientifica ne accerterà l’autencità.

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