TRIVELLAZIONI NEL CANALE DI SICILIA, IN CASO DI SVERSAMENTO DI IDROCARBURI CI SAREBBERO CONSEGUENZE ANCHE A PALERMO

“Uno sversamento di idrocarburi nel canale di Sicilia, per il particolare regime delle correnti, verrebbe trasportato immediatamente sulle coste Siciliane, arrivando ad includere anche la città di Palermo”. E’ il frutto di una ricerca dell’OGS, Istituto di Oceanografia e Geofisca Sperimentale di Trieste, presentata ieri nella la Sala Gialla dell’ARS in un convegno dal titolo ” Il petrolio mi sta stretto”, organizzato dal WWF e dal presidente della IV commissione Ambiente Giampiero Trizzino.

Tra gli intervenuti anche Marco Costantini, Responsabile Mare WWF, e Alessandro Giannì, Direttore Campagne in mare di Greenpeace, che hanno sottolineato la necessità “di proteggere immediatamente il nostro ecosistema dall’assalto petrolifero in atto”.

Il delegato del Governo regionale , ingegnere Sciortino,  ha preso formale impegno del Governo di fare attivare il prossimo 12 Dicembre il tavolo tecnico per discutere gli interventi legislativi da adottare per mettere un freno al problema delle estrazioni petrolifere off-shore.

“Apprezziamo l’intervento del Governo- ha detto nel corso del convegno l’ingegnere Mario Di Giovanna portavoce del Comitato Stoppa La Piattaforma-  anche se questo tavolo tecnico sta partendo con notevole ritardo rispetto alle promesse fatte”.

Per Di Giovanna è urgente creare “una Task Force regionale che si occupi attivamente di studiare le decine di domande di permessi di ricerca petrolifera che sono arrivate e che continuato ad arrivare, il loro studio infatti, ad oggii, è demandato esclusivamente alla buona volontà di cittadini ed associazioni, le istituzioni devono tornare a fare il loro lavoro di tutela dei cittadini “.

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