Nuovo allarme trivellazioni nel Canale di Sicilia. Complice il decreto Passera che ha di fatto eliminato per le domande antecedenti il 2010 il limite delle 12 miglia, uno sciame di società petrolifere si sono avventate nel mare siciliano con l’obiettivo di farsi autorizzare i progetti, prima che il limite delle 12 miglia sia ripristinato. Sono già quattro le richieste di ricerca e trivellazione che sono state esaminate nelle settimane scorse e altre tre sono in Scadenza in questi giorni.

Mobilitazione da parte del comitato Stoppa la piattaforma: “Proprio così – dice Mario Di Giovanna – ed è grave che la politica sta dando una mano a chi vuole trivellare il mare. Infatti, i disegni di legge presentati per ricostituire quella protezione di 12 miglia alle nostre coste, istituita col decreto Prestigiacomo, sono ben lontani dall’essere approvati. Noi del Comitato Stoppa La Piattaforma, faremo del nostro meglio, stiamo già studiando la documentazione ed invieremo le nostre osservazioni al Ministero dell’Ambiente. Ma c’è bisogno dell’aiuto di tutti, dobbiamo fare sentire forte la nostra voce”.

Di Giovanna invita la popolazione tutta a compilare le opposizioni predisposte ed inviarle secondo le istruzioni contenute nel file https://docs.google.com/file/d/0B3HEqzJS4vgvV1lnM2VacWViZm8/edit?pli=1 , entro il 6 Luglio al Ministero dell’Ambiente. Invita inoltre professionisti, biologi, avvocati, a leggersi la documentazione completa e ad inviare suggerimenti per le opposizoni che saranno inviate come Comitato Stoppa La Piattaforma.

Potete dare il vostro aiuto inviando una email a: [email protected]

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