“Triplete” di progetti bocciati del Comune di Sciacca dalla Regione per 9 milioni di euro. Piste ciclabili e villa comunale

SCIACCA. “Irricevibile”. Lo ha deciso la Regione siciliana, Dipartimento Ambiente, per spiegare il no ai progetti del Comune di Sciacca per quanto riguarda la bocciatura di ben 3 progetti presentati alla Regione. Progetti tutti bocciati perché sprovvisti del necessario supporto informatico.
Due di questi progetti (presentati più di 10 anni fa ma che nel frattempo erano stati aggiornati) sono quelli relativi alla Greenway, ovverosia quella pista ciclabile che avrebbe dovuto collegare rispettivamente il tratto Carboj-Sciacca e il tratto Sciacca Verdura. Progetti da 3 milioni e trecentomila euro ciascuno.
Il terzo progetto riguarda la riqualificazione della villa comunale.
Oltre al cartaceo, gli uffici del Comune di Sciacca dovevano allegare una chiavetta USB contenente la progettazione per cui si chiedeva il finanziamento per rendere evidentemente la progettazione consultabile anche attraverso i software specializzati Il bando finanziava iniziative di tutela e valorizzazione di aree protette.
Una manchevolezza gravissima quella del Comune di Sciacca.  Adeguamenti che si sarebbero dovuti presentare nell’ambito dell’avviso pubblico diramato dal dipartimento ambiente il 22 novembre del 2019, proprio con l’obiettivo di selezionare beneficiari e operazioni per la realizzazione di opere pubbliche, beni e servizi, a regia regionale, con procedura di valutazione delle domande a graduatoria, nell’ambito dell’Azione 6.6.1 Interventi per la tutela e la valorizzazione di aree di attrazione di rilevanza strategica (aree protette in ambito terrestre e marino, paesaggi tutelati) tali da consolidare e promuovere processi di sviluppo.
C’erano disponibili 16 milioni di euro. Ancora una volta Sciacca riceverà zero euro.
Per le progettazioni delle piste ciclabili si era fatto ricorso a due professionisti esterni, l’ingegnere Mario Di Giovanna e l’architetto Umberto Marsala, che intervennero per cercare di accelerare i tempi (visti quelli biblici del Comune).
Furono le associazioni “Italia Nostra” e “L’Altra Sciacca” a regalare le progettazioni al comune. Che, evidentemente, non li ha saputi mettere a frutto.
Sempre più indietro, Sciacca, città nella quale la classe politica eccelle solo nelle parole.