TRIBUNALE, VENERDI’ VISITA DEL SOTTOSEGRETARIO ALLA GIUSTIZIA

La visita del Sottosegretario alla Giustizia Cosimo Ferri, in programma venerdì prossimo primo aprile al Tribunale di Sciacca, si spera possa essere interpretata come il simbolo della volontà del Governo Renzi di non rimettere in discussione la sopravvivenza degli uffici giudiziari saccensi.

La questione è tornata alla ribalta recentemente dopo la nuova proposta di revisione della geografia giudiziaria, tuttora all’esame della Commissione Giustizia. Questione che si è ripresentata quattro anni dopo la legge delega a suo tempo approvata dal Governo Monti (ministro della giustizia era all’epoca Paola Severino).

Provvedimento che nella stesura iniziale aveva cancellato il Tribunale di Sciacca, salvandolo solo alla fine in extremis insieme ad altri tribunali cosiddetti minori. Salvataggio per il quale si rese necessaria una battaglia formidabile fatta di proteste e girotondi attorno al palazzo di giustizia per ottenere che l’esecutivo tornasse sui propri passi, cosa però possibile soprattutto grazie anche alle innegabili pressioni politiche esercitate ai più alti livelli romani.

Oggi sembrerebbe che siano dietro l’angolo i medesimi rischi, anche perché quella legge delega della Severino prevedeva una revisione della geografia giudiziaria da effettuarsi ad una certa scadenza. E quando si parla di revisione c’è da temere, anche se in tanti per la verità, dal sindaco Di Paola al presidente del consiglio dell’ordine degli avvocati Di Giovanna, nei giorni scorsi hanno tentato di gettare acqua sul fuoco, invitando la comunità a non allarmarsi più di tanto perché di fatto non ce ne sarebbe motivo, non c’è ancora niente di concreto. Il senatore Marinello  ha organizzato la visita a Sciacca di Cosimo Ferri, sottosegretario alla Giustizia, che sarà ricevuto dal sindaco Fabrizio Di Paola, dal presidente del consiglio comunale Calogero Bono e poi dai vertici del palazzo di giustizia: il Presidente del Tribunale Andrea Genna, il Procuratore della Repubblica Vincenzo Pantaleo.

Forse servirà una nuova legge delega, difficile immaginare che quella di quattro anni fa possa avere ancora efficacia.

Al Sottosegretario si consegneranno ancora una volta tutti i dati riguardanti la specificità degli uffici giuduiziari saccensi, situati in un avamposto importante anche dal punto di vista geografico, ben lontano da Agrigento e Palermo, potendo elencare (nostro malgrado, verrebbe da dire) anche tutte le operazioni di lotta alla criminalità (a partire da quelle contro la mafia) che non possono far rischiare a questa zona di perdere quel poco che gli è rimasto.

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