TRATTATIVA STATO-MAFIA, LE 12 PAGINE SCOTTANTI. UNA LETTERA-ESPOSTO E’ PIENA DI DETTAGLI E AVVERTE I PM: SIETE CONTROLLATI

L’indagine relativa alla trattativa Stato-mafia si acuisce con una lettera che un anonimo, molto informato su dettagli, ha fatto recapitare alle autorità giudiziaria.

Stamattina, La Repubblica pubblica un articolo interessantissimo a firma di Attilio Bolzoni e Salvo Palazzotto . L’anonimo ha spedito la lettera l’8 settembre scorso, puntalizza l’articolo. Una lettera con lo stemma della Repubblica italiana sul frontespizio. Lettera sottoposta al vaglio della Dia di Palermo, ma i dettagli contenuti fanno ritenere l’attendibilità.

Il quotidiano La Repubblica riporta che la lettera comincia con una cronistoria dei cadaveri eccellenti di Palermo, dall’omicidio del segretario del Pci Pio La Torre, alle stragi di Capaci e via D’Amelio. Riporta anche la mancata cattura di Provenzano nell’ottobre 1995.

La Repubblica scrive che la lettera cita particolari, iniziando dalle indagini condotte dai Pm che indagano sulla trattaiva Stato-mafia. Avverte i magistrati che li stanno sorvegliando, “canalizzando tutte le informazioni che riescono ad avere sul vostro conto”. Informazioni che, scrive La Repubblica, li riversano “a Roma” in una non meglio0 identificata “centrale”.

La lettera contiene molti particolari e il suo linguaggio “è di un addetto ai lavori”. Qualcuno che, secondo quanto scrive La Repubblica, abbia lavorato in qualche reparto investigativo.

Qualcuno che conosce molto miniziosamente fatti. Ade sempio la cattura di Totò Riina. Nella lettera, l’anonimo “garantisce che qualcuno visitò il covo prima della perquisizione del procuratore Caselli, ripulendo il covo dall’archivio di Riina”.

La lettera parla anche del carabiniere visto allontanarsi dopo la strage di via D’Amelio con la borsa di Borsellino.

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