TRAPANI, “BELICE AMBIENTE”: LAVORATORI SENZA STIPENDIO COSTRETTI A VENDERE LE FEDI NUZIALI IN ORO
Di Silvio D’Auria
La segreteria provinciale della Uil Trasporti di Trapani ha inviato una nota al Prefetto di Trapani con cui ha chiesto un incontro per discutere del futuro lavorativo dei dipendenti della “Belice Ambiente Spa”, senza stipendio da giugno.
“Chiedo un urgente incontro presso la Prefettura di Trapani – afferma Giorgio Macaddino (nella foto), componente della segreteria provinciale Uil Trasporti – al fine di scongiurare un imminente arresto del servizio di igiene pubblica non più gestibile per la negligenza ed incuria perpetrata da diversi soci della stessa società. Ritengo irresponsabile l’atteggiamento assunto da diversi amministratori che stanno di fatto abusando del sacrificio immane dei lavoratori, ormai allo stremo delle forze fisiche e psichiche e creditori degli stipendi di giugno, luglio ed agosto 2013 e del rimborso IRPEF da 730”.
E aggiunge: “Ci sono le condizioni per agire legalmente contro i responsabili del ritardo, i dipendenti sono costretti a prestare la loro preziosa opera in cambio di continue mortificazioni e vessazioni che hanno già leso la loro dignità. Abbiamo registrato come Organizzazione Sindacale diverse drammatiche testimonianze che hanno indotto i lavoratoti e i rispettivi coniugi ad impegnare presso terzi perfino i loro preziosi in oro comprese le fedi nuziali ed addirittura venderli per i bisogni più essenziali di cui una famiglia ha bisogno. Alla luce di quanto detto – conclude – pretendiamo un intervento urgente che possa far delineare un percorso di responsabilità”.