TRANQUILLI FRATELLI, DIO PERDONA GRATIS
Gira sui social network un articolo scritto da una cronista che sta rappresentando una realtà assai distorta. Fa presa, ma molto relativamente, perché di mezzo c’è la Chiesa. Nel caso specifico l’avviso che capeggia sul portone principale della Basilica del Soccorso. L’avviso riguarda la possibilità di ottenere l’’indulgenza plenaria.
Il sensazionalismo non ha limiti e pur di scrivere qualcosa puntando sull’eco di mezzi di comunicazione, che non hanno filtri tali da discernere la realtà dalle farneticazioni, si spara grosso, davvero. E’ stato scritto, da una cronista, una sua sensazione transitando per Sciacca. E’ rimasta colpita dall’avviso posto nella nostra Basilica che prende il nome della Madonna a cui tutti professiamo fede e amore. L’avviso invita i fedeli a cogliere la possibilità dell’indulgenza plenaria. Per ottenerla occorre essere battezzato, non scomunicato, essere in stato di grazia perché il debito della pena temporale si può cancellare dopo la cancellazione della colpa e della pena eterna per mezzo della confessione sacramentale; essere intenzionato ad ottenere l’indulgenza, poiché il beneficio non può essere concesso a chi non lo vuole. L’avviso in Basilica ha spinto taluni a gridare il ritorno al medioevo insinuando la corresponsione di denaro per ottenere il perdono.
Ognuno è libero di esprimere il proprio pensiero. Non è consentito, però, di distorcere la realtà. E per accertarla basta provare direttamente, di persona. Si accorgerà che mettersi la coscienza in pace davanti Dio non costa nulla.
Per quel che ci riguarda come giornale, possiamo solo invitare alla lettura di questo breve pensiero di Papa Giovanni Paolo II : “La Chiesa, avendo ricevuto da Cristo il potere di perdonare in suo nome, è nel mondo la presenza viva dell’amore di Dio che si china su ogni umana debolezza per accoglierla nell’abbraccio della sua misericordia. È precisamente attraverso il ministero della sua Chiesa che Dio espande nel mondo la sua misericordia mediante quel prezioso dono che, con nome antichissimo, è chiamato indulgenza” ( Giovanni Paolo II, Incarnationis mysterium, Bolla di indizione dell’Anno Santo, 1998).