TRAGEDIA LAMEPEDUSA: SONO 130 I CORPI RECUPERATI IN MARE
Il barcone, rovesciato e affondato, localizzato a una quarantina di metri di profondità. Ci sono altre decine e decine di cadaveri
E’ salito a 130 il numero dei cadaveri finora recuperati a Lampedusa dopo la tragedia in mare. Si tratta di un numero provvisorio, in costante aggiornamento, man mano che i sommozzatori procedono con il recupero, compresi quelli purtroppo di una donna incinta e di tre bambini. Un centinaio di cadaveri, soprattutto donne e bambini, sono stati individuati da alcuni sommozzatori della Guardia costiera sotto e all’interno del barcone rovesciato e affondato, localizzato a una quarantina di metri di profondità. Secondo il racconto dei superstiti sull’imbarcazione c’erano circa 500 persone, tutte provenienti dai Paesi dell’Africa subsahariana, soprattutto Eritrea e Somalia.
Ieri sera la corvetta della Marina militare ‘Chimera’ è partita dalla base navale di Augusta per rinforzare il dispositivo di sorveglianza e controllo in alto mare. Nella notte, inoltre, anche il pattugliatore Cassiopea ha lasciato l’ormeggio ad Augusta ed ha fatto rotta verso Lampedusa. La nave attraverso una camera iperbarica, un team sanitario e un team di palombari del gruppo operativo subacquei della Marina contribuirà alle operazioni di recupero dei corpi in profondità. Il pattugliatore della marina militare Vega, già intervenuto ieri con l’elicottero imbarcato, rimane in assistenza. Stamattina il Vega sarà avvicendato dal pattugliatore Libra, già in mare, nella normale turnazione delle unità impegnate in Vigilanza Pesca.
Le salme recuperate si trovano all’internod ell’hangar dell’aeroporto, dove ieri sera è arrivato anche il presidente Crocetta (foto Repubblica).