Tra storia e bellezza: Il borgo siciliano amato da Verga | Una tappa imperdibile
Il pittoresco borgo sui Monti Iblei celebrato da Giovanni Verga, offre un’affascinante combinazione di storia millenaria e bellezze architettoniche. Scopri questo angolo di Sicilia, dove il tempo sembra essersi fermato, e vivi un’esperienza unica tra tradizione e cultura.
Vizzini si trova a quasi 600 metri sul livello del mare, vicino alle sorgenti del Fiume Dirillo o Acate, posizionandosi su tre colline dei Monti Iblei: Colle Castello, Colle Maddalena e Colle Calvario. Nelle vicinanze, il lago Dirillo, formato dal fiume omonimo, rappresenta un’area turistica e sportiva che copre oltre 20 milioni di metri cubi.
Storia e origine del borgo di Vizzini
Vizzini è una delle città più antiche della Sicilia, con le prime testimonianze risalenti alla tarda età del Bronzo. Fonti attendibili come gli storici Tucidide, Cicerone (nelle Verrine) e Plinio riportano notizie sull’epoca greca e romana. Successivamente, Vizzini fu sotto il dominio bizantino e poi arabo. Di quest’ultimo periodo rimane un’iscrizione in un trittico conservato nella Chiesa Madre. Durante il Medioevo, l’abitato era circoscritto alla cima del colle Castello, circondato da alte mura difensive. Nel 1252, l’imperatore Corrado IV di Svevia concesse alla cittadina il privilegio di “perpetua demanialità”, reso nullo alla sua morte, facendo di Vizzini un feudo. Partecipò alla rivoluzione del Vespro Siciliano nel 1282 e successivamente passò sotto la dinastia aragonese.
Cosa vedere nel borgo di Vizzini
Vizzini conserva integralmente il suo centro storico. Attorno a Piazza Umberto I si trovano il Palazzo Verga e il Palazzo Municipale, accanto al quale si erge la Salita Marineo, una lunga scalinata decorata con maioliche che raffigurano scorci dei palazzi vizzinesi. La Chiesa Madre, dedicata a San Gregorio, presenta un portale gotico normanno sopravvissuto al terremoto del 1693, e al suo interno si trovano due dipinti di Filippo Paladino del 1600, raffiguranti il Martirio di San Lorenzo e la Madonna della Mercede. Vicino alla Chiesa Madre si trova la Basilica di San Vito, sotto il titolo di Spirito Santo, con uno stile tardobarocco e rinascimentale. Al suo interno si possono ammirare un Crocifisso ligneo scolpito e una cappella decorata con stucchi neoclassici.
La Chiesa di S. Agata, costruita nel XIV secolo e ricostruita nel XVIII, originariamente dedicata a San Pietro, ospita una pala d’altare raffigurante il Martirio di S. Agata e una cappella barocca dedicata al Sacramento.
Il Museo dedicato a Giovanni Verga
Nel centro storico, all’interno di un palazzo settecentesco, si trova il Museo “Immaginario Verghiano”. La mostra permanente comprende foto di Giovanni Verga e cimeli legati alla strumentazione fotografica utilizzata dallo scrittore. Una sezione del museo è dedicata alle foto dei set cinematografici dei film ispirati alle opere di Verga, mentre la parte denominata “Archivi della memoria” presenta fotografie dei luoghi e delle persone del mondo verghiano dagli anni ’20 fino alla seconda metà del Novecento.
Il borgo della Cunziria
Nella contrada Masera si possono esplorare i resti della “Cunziria” (conceria), reso celebre da Verga che vi ambientò “Cavalleria Rusticana”. Questo borgo, situato in una vallata circondata da fichi d’india, sembra essersi fermato nel tempo. Composto da circa 40 abitazioni, fu definitivamente abbandonato negli anni ’20. La principale attività era la lavorazione delle pelli, grazie alla vicinanza del torrente Masera e alla conformazione del terreno che favoriva l’essiccazione delle pelli lavorate.