TRA SCIACCA E MARATEA NASCE UNA “FRATELLANZA” SU FACEBOOK

Tra Sciacca e Maratea c’è una battaglia comune, quella contro le trivelle petrolifere. Al referendum, a Maratea hanno votato il 42%. E va avanti l’idea di un gemellaggio

La sfida tra Sciacca e Maratea per la conquista del titolo Top Coast 2016, messo in palio da un sito di interesse turistico, prosegue ancora per qualche ora. Termina oggi, infatti, la votazione. Al di là della metodologia usata per le votazioni, al di là delle discussioni sorte in città tramite post su Facebook, di solito di poco apprezzamento per la nostra città ad opera di residenti, non si può non soffermarsi su un fatto. Grazie a questa competizione, è nata una “fratellanza” tra il gruppo Sciacca Unita e tanti cittadini di Maratea. Quest’ultimi si sono soffermati sulla volata finale di Sciacca che ha superato, almeno fino al momento in cui stiamo scrivendo, Maratea di decine di migliaia di voti.

Il gruppo Sciacca Unita, al cui profilo di Facebook sono arrivate numerose adesioni, ha intrapreso un simpatico rapporto. Nelprofilo di Sciacca Unita c’è scritto: “Un caloroso saluto agli amici neo iscritti della bella Città di Maratea, centro pittoresco della Basilicata cui siamo accomunati da tante peculiarità artistiche monumentali e paesaggistiche , ma soprattutto dalla lotta contro le trivellazioni petrolifere. Amici di Maratea , Sciacca è l’unica Città della Sicilia a raggiungere il quorum durante il passato referendum con il 54% dei votanti e ci fa piacere il vostro 42% , degno di senso civico e amore per l’ambiente. Siete invitati a visitare Sciacca”.

Post dopo post si arriva anche a prospettare un gemellaggio tra le due città. A volte, al di là delle critiche che possono essere espresse, far scattare l’orgoglio di vedere la nostra città con un occhio diverso dal solito lamentarsi può aprire nuovi orizzonti. In questi giorni, attraverso una “competizione” non garantita da notai o severi arbitri, c’è stata la possibilità di far girare il nome di Sciacca, di spingere ad un discorso di insieme.

La città è nostra, è di tutti noi, difenderla è un nostro dovere. Lamentarsi sempre che “non è una città turistica” non è certamente una soluzione per mirare ad uno sviluppo che può giovare a tutti. E tante lamentele provengono da chi non fa nulla per tenere pulita la città, da chi parcheggia in modo selvaggio, da chi non sorride mai, da chi non saluta mai. Forse, una maggiore coesione e uno spirito di squadra, specialmente tra le nuove generazioni, può rappresentare un serio solco sul quale costruire una cultura diversa e un amore per la città più consistente.

(Nella foto la spiaggia di San Giorgio)

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