TORRE MACAUDA, CONCORDATO PREVENTIVO: OK DAI CREDITORI

Fissata per lunedì prossimo l’udienza straordinaria. Svolta importante che potrebbe dare la stura allo stallo

Nel tardo pomeriggio di ieri si è conclusa la lunga udienza che riguarda la struttura ricettiva di torre Macauda, in merito alla novità, pubblicata ieri dalla nostra testata giornalistica in esclusiva, che riguarda la presentazione da parte delle due società esecutate, proprietarie della struttura, di un concordato preventivo. I creditori, tra cui quello che vanta il credito più corposo, l’Ircac (Istituto regionale per il Credito alla Cooperazione), hanno accolto positivamente tale soluzione.

Nel contempo hanno chiesto un paio di giorni per approfondire meglio il concordato. Il giudice delle Esecuzioni immobiliari del Tribunale di Sciacca, Maria Cristina Sala, ha fissato per lunedì prossimo, 1 luglio, l’udienza straordinaria. In quell’occasione si stabilirà definitivamente se accettare il concordato preventivo.

Ieri, i creditori hanno sottolineato la loro intenzione a salvaguardare il patrimonio e non farlo disperdere o degradare. Insomma, anche i creditori hanno l’interesse a mantenere il valore del patrimonio.

Ricordiamo che il concordato preventivo è uno strumento partorito dalla nuova legge fallimentare che offre la possibilità di ripianare i debiti col consenso dei creditori. La presentazione di un concordato preventivo, se accettata dai creditori,  blocca la procedura di esecuzione immobiliare.

Sembra questa, la soluzione in grado di dare una svolta alla spinosa vicenda di una risorsa economica e turistica importante per la città termale. Una nota di ottimismo anche per le decine e decine di lavoratori rimasti senza lavoro e stipendio.

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