TORNANO LE SCUOLE AL CARNEVALE DI SCIACCA
Il Mediterraneo con la sua cultura e la sua storia il tema che le scuole primaria e secondaria di primo grado di Sciacca tratteranno nella loro partecipazione alla prossima edizione del carnevale di Sciacca. Questo l’esito della riunione che ieri pomeriggio al Comune di Sciacca hanno avuto i dirigenti scolastici con gli assessori Filippo Bellanca e Annalisa Alongi. Si è parlato del ritorno delle scuole al carnevale di Sciacca attraverso gruppi organizzati, inserendo tale iniziativa in un percorso didattico.
L’amministrazione comunale adesso predisporrà un avvisi pubblico per la partecipazione delle scuole saccensi al Carnevale 2018. Si prevede inoltre l’erogazione di un contributo alle spese che gli istituti sosterranno per tale iniziativa.
“Siamo contenti – dice l’assessore Filippo Bellanca – abbiamo messo un altro tassello nel percorso organizzativo della manifestazione. Oggi abbiamo un ulteriore incontro con i carristi per proseguire quel rapporto di collaborazione che fino ad oggi ci ha visto condividere le nuove idee, anche quella delle sfilate in un unico week end e non più in due. Una scelta che è stata politica ma condivisa da più parti, legata anche alle esigenze delle scuole che in questo anno scolastico devono chiudere per diversi appuntamenti elettorali, alle esigenze di ordine pubblico ed alla volontà ben precisa di ridurre anche i costi di straordinario per il personale comunale”.
Bellanca ha approfittato dell’occasione anche per precisare che per l’importo complessivo per le associazioni che costruiscono carri rimane immutato e che viene solo distribuito in maniera diversa: “Vogliamo fare una bella festa che sia sinonimo di cultura e tradizione e non più sagra paesana – aggiunge Bellanca – sfruttando una parte dei proventi dell’imposta di soggiorno ma puntando anche a risparmiare e cominciare quell’autofinanziamento della manifestazione di cui si parla da anni”.
A proposito di imposta di soggiorno, il vice sindaco ha pure sottolineato che l’aumento di recente programmato dall’amministrazione era ben noto anche ai due maggiori operatori turistici presenti nel territorio: “Anche l’utilizzo dell’imposta sarà rimodulato – conclude Bellanca – in occasione dell’insediamento non abbiamo trovato nemmeno un centesimo dei 650 mila euro di entrate, tutto era stato utilizzato in pochi mesi e per l’estate ci siamo ritrovati senza un centesimo ma con 47 mila euro di debiti con la Siae e 40 mila con l’Aeternal. Tanto che siamo stati costretti ad organizzare un cartellone estivo senza un euro in cassa, riuscendo comunque a fare un programma dignitoso. Ora gli incassi dell’imposta di soggiorno saranno utilizzati in modo radicalmente diverso: una parte per feste e manifestazioni varie, una parte per servizi al turista e alle strutture alberghiere, una parte alla promozione del turismo”.