TOCCANTE CERIMONIA PER L’INTITOLAZIONE DEL BELVEDERE “COSIMO ALEO”
L’ufficiale saccense, la notte del 27 gennaio 1970 a Camnago, si imbatté in un gruppo di malviventi, intenti in un traffico illecito di merci. Fu ferito gravemente alla testa e morì dopo una lunga agonia
Alle 11 in punto è iniziata la cerimonia di intitolazione del Belvedere Cosimo Aleo (spazio panoramico in via Allende), il tenente della Guardia di Finanza, nato a Sciacca, rimasto vittima nell’adempimento del proprio dovere a contrasto della criminalità.
Gravemente Ferito nel conflitto a fuoco e nell’Adempimento del dovere il 27 gennaio 1970 lungo il confine Italo-Svizzero territorio di Camnago, frazione del Comune di Falloppio. Il tenente Aleo era comandante di Sezione Operativa della Compagnia di Olgiate Comasco (CO). Morì a Palermo il 22 ottobre 1970.
Il Tenente Cosimo Aleo (figlio dell’Appuntato del Corpo Camillo) nacque a Sciacca il 29 settembre 1947, giovane di sani principi, grazie ad un non indifferente bagaglio culturale, frequentò l’Accademia della Guardia di Finanza e divenne Ufficiale del Corpo all’età di ventitre anni.
Al termine del Corso d’Accademia, il suo primo incarico fu quello di Comandante della Sezione Operativa della Compagnia di Olgiate Comasco (CO), lungo il confine italo-svizzero. Qui più precisamente nel territorio della frazione di Camnago, la notte del 27 gennaio 1970, mentre si trovava al comando di una pattuglia in un ordinario servizio di perlustrazione, si imbatté in un gruppo di malviventi, intenti in un traffico illecito di merci.
Dalla volontà di questi di sottrarsi ad un sicuro arresto, scaturì un concitato conflitto a fuoco, nel corso del quale il Tenente Aleo riportò una grave ferita al capo. Trascorse i successivi sette mesi a Palermo, dove la famiglia preferì trasferirlo per assicurargli le cure del caso ed una più assidua assistenza; qui la sua lenta agonia, intervallata da brevi, ma sempre meno frequenti momenti di lucidità. Morì il successivo 22 ottobre 1970. Cosimo Aleo fu un ufficiale che cadde nell’adempimento del dovere.
Presente il Comandante della Guardia di Finanza della Regione Sicilia, generale di Divisione Ignazio Gibilaro, il Comandante provinciale della Guardia di Finanza, il Prefetto, il Questore, il Presidente nazionale delle Vittime del Dovere, il sindaco, ils enatore Giuseppe Marinello e tante altre autorità militari, civili e religiose.